21 maggio 2013

TEXA Diagnosis Contest 2013: i vincitori sono due studenti del CFP Zanardelli di Verolanuova

Il diciannovenne Miguel Montini ed il sedicenne Ruben Martinelli, studenti del CFP Zanardelli di Verolanuova, sono i vincitori del TEXA Diagnosis Contest 2013, competizione dedicata ai giovani meccanici. La competizione, giunta alla quinta edizione, è organizzata da TEXA, azienda leader nella progettazione, industrializzazione e costruzione di strumenti diagnostici per autovetture, moto, camion, imbarcazioni e mezzi agricoli.

Il contest ha coinvolto 38 studenti (due per ciascuna scuola coinvolta) provenienti da 19 istituti tecnici e professionali d'Italia.
Miguel e Ruben hanno accettato di raccontare la loro avventura dalle pagine di Science for passion.
Ecco cosa hanno scritto.

«Dopo mesi di duro lavoro ed impegno, anche in orario extrascolastico, siamo stati ammessi al contest organizzato dall'azienda Texa, indirizzato ai futuri meccatronici. La nostra avventura è iniziata l'8 maggio 2013: dopo un viaggio di circa due ore, siamo arrivati davanti all'imponente fabbrica situata a  Monastier, in provincia di Treviso. Dopo una breve presentazione delle prove che avremmo affrontato nel corso del contest, ci hanno separato del nostro insegnante di autotronica, Marco Parisio, che ci ha seguito durante tutto il nostro percorso formativo.

La prima prova consisteva in un test teorico ed abbiamo avuto modo di mettere in atto tutto il nostro sapere [2]. Dopo una breve attesa, ci siamo cimentati nella seconda prova [3] che consisteva in una ricerca di guasti su varie centraline utilizzando un banca dati in IDC4.
La nostra giornata si e conclusa cosi, con delle incertezze, ma con il sorriso e con la consapevolezza di aver dato il massimo.
Il giorno seguente ci sentivamo pronti per il secondo ed ultimo giorno del contest.
La prima prova della giornata consisteva in una scheda tecnica di un componente [4]. Avevamo a nostra disposizione multimetro, oscilloscopio, schemi elettrici ed una banca dati in IDC4.
Dopo una breve interrogazione sulla relazione scritta in precedenza [1], ci siamo preparati alla prova che temevamo di più: la ricerca di un guasto sull'iniezione a benzina [5].
Una volta finita la prova, ci sentivamo sollevati e determinati ad affrontare l'ultima prova, il clima [6], andata molto bene a nostro parere. Ormai nulla poteva cambiare il nostro risultato, le prove si erano concluse e non ci restava che attendere con ansia il verdetto finale.
Non potevamo credere alle nostre orecchie: avevamo vinto! Nella testa mille pensieri ed una emozione fortissima! Ancora increduli, siamo andati a ritirare il premio.
È stata un'incredibile esperienza che ci ha dato modo di conoscere una piccola parte del modo del lavoro che ci aspetta.»
Miguel e Ruben

Dopo aver letto questo resoconto scritto dai ragazzi, così ricco di emozione e di passione per il loro lavoro, non ho resistito e ho chiesto anche al Professor Marco Parisio, che li ha ispirati e guidati in quest'avventura, di scrivere qualcosa per il mio blog...

«Sapevo che avevamo la possibilità di ottenere un buon risultato, però sapevo anche che partecipavano molte scuole validissime provenienti da tutta Italia. Non ho mai chiesto ai ragazzi di vincere. Ma solo di fare ciò che sapevano con tranquillità. Non ho mai voluto crear loro delle pressioni, per questo quando li vedevo prima di ogni sessione di prove, l'unica cosa che dicevo loro era: "Buon divertimento". Mi guardavano e mi sorridevano. Non ho mai voluto far loro pesare che era una gara, preferivo la vivessero come un'esperienza. La sera prima delle ultime prove in hotel, dopo un breve briefing, mi sono raccomandato che andassero a dormire tranquilli. Ho saputo solo il giorno dopo, che stettero svegli ancora a ripassare in camera... 
I ragazzi meritavano questa vittoria. Erano preparati, li ho seguiti e formati per due anni e sapevo che lo scoglio principale era l'emozione che poteva giocar loro brutti scherzi.

Troppe volte sento parlar male della nostra scuola. Sento parlar male e leggo anche su facebook commenti negativi... Non ne posso più di sentire gente lamentarsi di questo e di quello. Più volte ho risposto che non è il caso di screditare gratuitamente la scuola, a volte senza senso ma solo per luoghi comuni. Ma credo che la miglior risposta che potevamo dare è stata quella di ottenere questo risultato, questa vittoria. Abbiamo vinto una gara tra tutti gli istituti d'Italia che aderivano a questo progetto. Anni di lavoro. E' un segno che chi vuole continuare a gettare fango, a dire che è sempre peggio, sia interni che esterni alla scuola, facciano pure. La verità è che oltre a chi fa apparire la scuola sotto cattive luci con gesti o anche solo con parole, ci sono invece delle realtà positive, ci sono ragazzi entusiasti a volenterosi, ci sono programmi validi, personale preparato, collaborazioni di prestigio con tante realtà lavorative. 

Ci tengo a rivolgermi soprattutto agli studenti: scegliete a quale delle due realtà appartenere. "Chi è causa del suo mal pianga se stesso" diceva un proverbio. E aggiungo che lamentarsi e non fare niente per migliorare, non serve proprio a nulla. E' una questione di mentalità. La scuola siete anche voi, volete una scuola migliore? Cominciate da voi stessi! E la stessa cosa vale anche per noi insegnanti. La frase che sento spesso anche fuori in paese, detta con espressioni ironiche è "Si però, il CFP..." come dire "che scuola è?"... Ora possiamo dire: si però il CFP di Verolanuova ha vinto.»

Cosa mi resta da aggiungere?
Nulla, solo i miei più sinceri complimenti ed un GRAZIE al Professor Parisio e a questi ragazzi che hanno saputo far emergere il lato migliore della nostra scuola.
Non mi resta che augurare loro un futuro ricco di soddisfazioni e, a me stessa, la possibilità di poter continuare ad insegnare in questa scuola anche in futuro!
Un saluto,
Tania Tanfoglio


Note tecniche del Professor Parisio per i non addetti ai lavori... Come me!

[1] Presentazione di un progetto di una scheda guasto. Consisteva nello stilare una scheda relativa ad un guasto al cambio automatico Audi, (con la collaborazione dell'azienda Ghidetti di Castenedolo specializzata in cambi automatici) correlata di prove diagnostiche e soluzione. La scheda andava spedita entro marzo e serviva per qualificarsi. Nel contest di maggio i ragazzi dovevano esporre e relazionare il caso.
[2] Test teorico. 25 domande su diversi argomenti di elettronica e meccanica applicate al settore automotive.
[3] Scansione Centraline in rete. Su una vettura BMW, erano presenti diversi guasti in diverse centraline. Dovevano individuare le centraline che rilevavano delle anomalie ed effettuare l'autodiagnosi delle stesse.
[4] Scheda tecnica componente: i ragazzi avevano a disposizione una banca dati, un oscilloscopio e un multimetro. La prova si effettuava su una moto. Veniva scelto un componente (iniettore benzina) e dovevano compilare una scheda tecnica dei collegamenti elettrici, gli oscillogrammi e spiegarne il funzionamento.
[5] Ricerca guasto su iniezione benzina. Su una vettura benzina (motore FIAT) dovevano trovare la causa del malfunzionamento avendo a disposizione un tester di autodiagnosi, oscilloscopio e schemi elettrici, proponendo poi la soluzione del guasto.
[6] Ricerca guasto sull'impianto climatizzatore. Avendo a disposizione una stazione di ricarica di climatizzazione per la lettura delle pressioni dell'impianto di un'autovettura, dovevano trovare la causa del malfunzionamento utilizzando le conoscenze in materia e il principio di funzionamento.