08 ottobre 2013

Igiene: dal concetto di salute, alla prevenzione, trasmissione e diffusione delle malattie infettive

Questo post è dedicato alle ragazze di II ACC e II EST, alle nuove arrivate, ma anche alle "vecchie conoscenze"... Nella speranza che possano fare una bella verifica! ;-)
I commenti nel post o su Facebook per richiedere chiarimenti sono i benvenuti!

Il post vuole essere un riassunto degli elementi chiave dell'igiene: a partire dal concetto di salute e prevenzione delle malattie per arrivare ad approfondire le malattie infettive (causa, modalità di trasmissione e diffusione).

Salute non significa assenza di malattia ma stato di completo benessere fisico, psichico e sociale.” (Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità [WHO / OMS], 1948)

La nostra salute, quindi, è influenzata da tanti fattori, ad esempio: le nostre caratteristiche individuali, l'età, lo stile di vita, l'ambiente in cui viviamo, il nostro comportamento.

L’Igiene è la scienza che si occupa di conservare e promuovere la salute della popolazione. Detto in termini più semplici: si occupa di fare tutto il possibile per evitare che le persone si ammalino.


Un aspetto molto importante è la prevenzione. Esistono tre tipi di prevenzione.

La prevenzione primaria delle malattie si serve di campagne di informazione e di educazione sanitaria, ossia interventi atti a rendere consapevoli i soggetti dei possibili danni dovuti alle esposizioni ai fattori di rischio e a mutarne favorevolmente i comportamenti. Serve ad impedire che le persone si ammalino.
Esempi di prevenzione primaria sono: le vaccinazioni, la sterilizzazione degli strumenti di lavoro (ad esempio: in campo medico, ma anche nel settore acconciatura ed estetica), la disinfezione, il controllo sulla qualità delle acque, i corsi di educazione alimentare o le campagne contro il fumo.

La prevenzione secondaria consiste nell'identificazione precoce delle malattie o delle condizioni a rischio, seguita dall'immediato intervento terapeutico per interromperne o, comunque, rallentarne il decorso.
I più importanti interventi di prevenzione a livello della popolazione si attuano con le campagne di screening (tumore al collo dell'utero, alla mammella, al colon, ipertensione…).

La prevenzione terziaria si prefigge di impedire l’invalidità in persone già ammalate di malattie croniche e di favorire il recupero di persone portatrici di handicap, pertanto essa si identifica in larga misura con la riabilitazione.

Nonostante le diverse misure di prevenzione, ci si ammala. Le malattie non sono tutte uguali.
Molte malattie sono multifattoriali, cioè sono causate da tanti fattori: ad esempio, le malattie del sistema cardiocircolatorio o le malattie psichiatriche.


In alcuni casi, la causa della malattia è genetica, ovvero scritta nel nostro DNA.


La patologia può anche essere dovuta ad un'intossicazione da sostanze chimiche: ad esempio la diossina, il mercurio o i nitrati.

Infine, ci sono malattie causate da microrganismi patogeni, ovvero le malattie infettive.
microrganismi patogeni si distinguono in:
   Batteri
   Virus
   Miceti o funghi
   Protozoi

Vediamone le caratteristiche principali in queste tabelle:


BATTERI
Dimensioni
In genere le cellule batteriche sono lunghe da 1 a 10 micrometri (un micrometro è uguale a 1/1000 di mm); I batteri hanno forme variabili.
  • I batteri a forma sferica prendono il nome di CocchiI cocchi possono raggrupparsi a grappolo (Stafilococchi) o a catenelle (Streptococchi).
  • I batteri a forma cilindrica  prendono il nome di Bacilli.
  • I batteri a forma spiriforme  prendono il nome di Spirilli. 
  • I batteri a forma di virgola prendono il nome di Vibrioni.
  • I batteri con più curve  prendono il nome di  Spirochete.
  • The different bacterial shapes
    http://www.microbiologyonline.org.uk/about-microbiology/introducing-microbes/bacteria

    Caratteristiche



    Ogni batterio è costituito da una cellula procariote protetta da una membrana e, esternamente a questa, da una parete rigida.
    Alcuni batteri possiedono anche un terzo strato di rivestimento,   detto capsula.
    Molti batteri sono dotati di uno o più flagelli, strutture sottili importanti per il movimento.
    Il patrimonio genetico dei batteri è costituito da un cromosoma circolare, immerso nel citoplasma della cellula; nel citoplasma si trovano anche piccole molecole circolari di DNA chiamate plasmidi
    All'interno dei batteri, infine, troviamo i ribosomi; si tratta di strutture che servono al batterio per costruire le proteine.
    Modalità di riproduzione
    I batteri sono in grado di riprodursi autonomamente ogni 20-30 minutiLe principali modalità di moltiplicazione in un batterio sono:
    • Scissione: è una modalità di riproduzione asessuata, caratterizzata dalla divisione dell’organismo in due o più parti, da ciascuna delle quali si sviluppa un individuo completo.
    • Gemmazione: o divisione ineguale; a partire da una cellula madre si produce una cellula più piccola, destinata ad accrescersi e staccarsi dalla cellula originaria.
    • Sporulazione: in condizioni avverse, alcuni batteri vanno incontro a un processo di divisione modificato, al termine il batterio diventa una spora, in grado di sopportare condizioni estreme di temperatura e umidità. Da queste forme resistenti si svilupperanno nuovi individui solo quando le condizioni ambientali diventeranno favorevoli. Tale processo prende il nome di germinazione.
    Infine è importante ricordare che alcuni batteri hanno bisogno di ossigeno per la loro sopravvivenza (aerobi obbligati), altri si moltiplicano solo in assenza di ossigeno (anaerobi obbligati), altri ancora si moltiplicano in entrambe le situazioni.   
    Le tossine batteriche
    La tossina è una sostanza tossica prodotta dai batteri.
    Distinguiamo:
    • l'esotossina: composto ad azione nociva prodotto dal batterio e riversato all'esterno.
    La tossina esfoliativa è prodotta dallo Staphylococcus  aureus  L'immagine è tratta dal sito MolecularLab sul quale potete provare ben 4 articoli di approfondimento sull'argomento. Qui, il link al primo.
    • l'endotossina: sostanza ad azione tossica contenuta nel batterio stesso; esercitano la loro azione quando questo viene a contatto diretto con la cellula bersaglio.
    Immagine di una endotossina batterica. L'immagine è tratta sempre dal sito MolecularLab.
    La colorazione di Gram
    La colorazione di Gram è un metodo  per l'identificazione dei batteri, messo a punto dal medico danese Hans Christian Joachim Gram.
    A seconda di alcune caratteristiche della parete cellulare, alcuni ceppi batterici (detti Gram positivi) si colorano di violetto, mentre altri rimangono completamente incolori,o diventano rossi, a seconda della tecnica utilizzata (detti Gram negativi).
    Staphylococcus aureus (cocco, Gram positivo) e Escherichia coli (bacillo Gram negativo bacilli). Immagine tratta da Wikipedia.
    Esempi



    VIRUS
    Dimensioni
    I virus hanno dimensioni ultramicroscopiche, circa 10 nanometri. (1 nanometro è uguale a 1/1000 micrometri).
    Caratteristiche
    I virus sono formati da un involucro esterno di proteine, che permette loro di attaccarsi alle cellule che infettano; l'involucro prende il nome di capside (1, nell'immagine).
    All’interno di ogni virus c’è il materiale genetico, formato da DNA o RNA (2 nell'immagine).
    La particella completa del virus è detta virione (5, nell'immagine).
    Immagine tratta da Wikipedia che mostra schematicamente come è fatto un virus.
    Modalità di riproduzione
    I virus si possono considerare parassiti intracellulare obbligati. Il virus, cioè, non può replicarsi da solo: per riprodursi sfrutta la cellula che ha infettato e la "obbliga" a produrre nuovi virus
    1. Il virus si collega alla cellula bersaglio con il suo ligando (una proteina specifica) che agisce come una chiave per attaccarsi al recettore che si trova sulla superficie della cellula stessa.
    2. Il materiale genetico del virus in questo modo può entrare nella cellula.
    3. A questo punto il materiale genetico del virus si “impossessa” degli organelli cellulari e li “costringe” a produrre nuovi virus.
    Da una singola particella virale possono avere origine migliaia di nuovi virus, che possono essere liberati per distruzione della cellula infetta oppure per gemmazione dalla membrana cellulare, senza uccidere la cellula.

    Splendida immagine della replicazione virale che potete trovare nell'area didattica Polymath del Politecnico di Torino.

    Esempi



    FUNGHI o MICETI
    Dimensioni
    20 a 50 volte superiori a quelle della cellula batterica.
    Caratteristiche
    I funghi non possiedono clorofilla e possono crescere come singole cellule e/o come strutture pluricellulari. Tutti i funghi hanno enzimi che digeriscono cellule danneggiate e aiutano i funghi parassiti ad invadere l’ospite.
    I funghi possono danneggiare la salute dell’uomo inducendo micosi. Le micosi superficiali sono circoscritte allo strato superficiale della pelle e dei capelli.
    Le micosi cutanee sono estese all'interno dell'epidermide, ma anche ai capelli e alle unghie.
    Infine le micosi sottocutanee colpiscono il derma, tessuto sottocutaneo (ipoderma), muscoli e fascia. Queste infezioni sono croniche e possono iniziare da tagli della pelle, che permettono ai funghi di penetrare.
    Modalità di riproduzione
    Molti funghi si riproducono sia sessualmente che asessualmente.
    Esempi
    Esempi di malattie causate da funghi sono ben rappresentati in questa immagine:
    L'immagine e le informazioni fornite in questa sezione del post sono tratte da Funghi patogeni per l’uomo: generalità e prospettive di Francesca Mondello Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate ISSN 1123-3117 Rapporti ISTISAN 08/10



    PROTOZOI
    Dimensioni
     Hanno dimensioni variabili da 4 a 100 µm
    Caratteristiche
    I protozoi sono  microrganismi  eucarioti unicellulari
    Nel citoplasma di queste cellule sono immersi uno o più nuclei. Sono, inoltre, dotati di organelli per: nutrizione, locomozione (flagelli e ciglia) e riproduzione.
    Globulo rosso infestato dal Plasmodio, un protozoo che causa la malaria. Immagine tratta dall'Enciclopedia di medicina popolare contemporanea medio europea.
    Modalità di riproduzione
    I protozoi si riproducono sia sessualmente che asessualmente.
    Esempi

    Ricorda:
    Infezione: è l’interazione tra un agente patogeno e un ospite recettivo, non immune.
    Malattia infettiva: è l’espressione clinica dell’infezione.

    All'infezione non segue necessariamente la malattia infettiva.

    Il decorso di un’infezione dipende da molti fattori legati al microrganismo patogeno, alla persona (il termine scientifico è ospite) e alla modalità di trasmissione della malattia.

    L’ospite può ostacolare l’attecchimento del microrganismo e lo sviluppo della malattia.

    I principali ostacoli che un microrganismo patogeno incontra nell'organismo umano sono:
    • La barriera aspecifica costituita dalla cute e dale mucose.
    Sezione della cute. Tratta dal sito: http://www.larapedia.com La cute, se integra, è la nostra prima difesa contro le infezioni.  In coincidenza delle aperture del corpo la cute continua nelle mucose, che rivestono le superfici delle cavità interne; ad esempio, a livello della bocca o dell'occhio.  

    • L’azione di fagocitosi da parte di alcuni globuli bianchi, chiamati monociti.

    I monociti sono particolari globuli bianchi. In caso di necessità, migrano nella sede di infezione e si trasformano in macrofagi. I macrofagi fagocitano, ovvero "mangiano" gli agenti estranei all'organismo!
    Immagine tratta da Wikipedia.

    • L’azione di anticorpi specifici contro quel microrganismo. L’immunità è uno stato di difesa dell'organismo contro gli agenti infettivi, legato alla capacità dell'organismo di produrre anticorpi specifici nei confronti di un agente infettivo.
    Schema generale della struttura di un anticorpo. Immagine di Wikipedia.

    Esistono diverse forme di immunità:

    Immunità innata, si divide in:
    • Immunità di specie: alcuni microrganismi sono patogeni solo per alcune specie animali. Il cimurro è una malattia infettiva causata da un virus che colpisce i cani ed altri animali ma non l'uomo.
    • Immunità individuale: alcune persone sono più resistenti di altre alle malattie.

    Immunità acquisita, si divide in:
    • Immunità attiva si sviluppa lentamente ma dura a lungo, in alcuni casi per tutta la vita. L'immunità attiva può essere naturale o artificiale.
      • Immunità attiva naturale è prodotta dagli anticorpi che si sviluppano nell'organismo nel corso di un'infezione. Ad esempio, la parotite lascia un'immunità che dura tutta la vita. Il tetano, invece, non conferisce immunità.
      • Immunità attiva artificiale è acquisita attraverso la vaccinazione, ad esempio quella antidifterica.
    • Immunità passiva si sviluppa rapidamente ma è di breve durata. Anche l'immunità attiva può essere naturale o artificiale.
      • Immunità passiva naturale: è data dal trasferimento di anticorpi materni attraverso la placenta o il latte.
      • Immunità passiva artificiale conferita tramite l'inoculo di siero immune; ad esempio il siero antitetanico.

    Naturalmente, se la persona che entra a contatto con il microrganismo è immune, non si ammalerà; viceversa, possono verificarsi due situazioni molto diverse tra loro:
    Il portatore è un soggetto che, pur non manifestando i sintomi della malattia, ospita e diffonde il microrganismo patogeno. Esistono situazioni diverse nelle quali una persona può essere portatrice di una malattia infettiva:

    Il portatore sano è un soggetto infetto che elimina il microrganismo patogeno, senza contrarre la malattia; il portatore sano è, dunque, asintomatico.
    Il portatore cronico è un soggetto nel quale, dopo la guarigione, l’eliminazione del patogeno perdura per anni, talvolta indefinitamente.
    Il portatore precoce è un soggetto nel quale l’eliminazione del patogeno inizia prima dell’esordio della malattia.
    Il portatore convalescente è un malato che continua a eliminare i microrganismi anche dopo la guarigione.


    La contagiosità di un microrganismo patogeno,e quindi la sua trasmissione da una persona all'altra, dipende anche dal meccanismo di trasmissione della malattia

    Esistono, infatti, diverse modalità di trasmissione di una malattia infettiva. 

    Trasmissione oro-fecale, ovvero attraverso l'ingestione di alimenti o bevande contaminati. Quelle a trasmissione oro-fecale sono infezioni la cui principale via di eliminazione è rappresentata dalle feci; gli agenti patogeni penetrano nell'organismo prevalentemente attraverso il canale alimentare. 
    I mezzi con i quali la malattia giunge all'uomo vengono riassunti con "5 F" (termini in inglese):
    • Faeces (feci).
    • Fingers (dita).
    • Flies (mosche e altri insetti).
    • Fomites (oggetti e superfici, sporche o infette a causa delle feci, e con le quali si viene a contatto prima di toccare del cibo che verrà ingerito).
    • Foods (cibo nel quale è già presente l'agente patogeno).
    Esempi di malattie a trasmissione oro-fecale: Epatite Asalmonellapoliomielite.



    Trasmissione attraverso le vie aeree respiratorie. Questa modalità di trasmissione comprende:
    • le goccioline che sono eliminate attraverso un colpo di tosse, uno starnuto o, semplicemente, parlando. Le goccioline vengono espulse a breve distanza nell'aria e possono depositarsi in bocca oppure sulla congiuntiva o sulle mucose nasali;
    • le goccioline evaporate (molto più piccole) o le particelle di polveri contenenti microrganismi, che rimangono sospese nell’aria per molto tempo.
    Esempi di malattie trasmesse attraverso le vie respiratorie: influenzameningitevaricellarosoliatubercolosi.

    Trasmissione parenteraleè tipica di quelle infezioni che si trasmettono per lo più per contatto diretto da persona a persona. Le più frequenti modalità di contatto sono: rapporti sessuali, emotrasfusione, punture o ferite accidentali con oggetti infetti e l'uso promiscuo di siringhe.

    Esempi di malattie a trasmissione parenterale: AIDSEpatite BEpatite CTumore al collo dell'utero causato da Papilloma virus.



    Trasmissione verticale: è la trasmissione di patologie che può verificarsi da madre a bambino. La trasmissione può avvenire:

    • Attraverso la placenta, prima della nascita: trans-placentare.
    • Durante il parto.
    • Durante l'allattamento.
    Esempi di malattie a trasmissione verticale: AIDSVaricellaRosolia.


    Da quanto detto finora, risulta chiaro che una malattia infettiva può trasmettersi per contatto diretto ma anche in modo indiretto; in questo secondo caso si distinguono i vettori e i veicoli.
    vettori sono organismi che trasmettono la malattia da un ospite ad un altro: zanzare, acari, pulci, pidocchi, ecc. La malaria è un classico esempio di malattia trasmessa tramite vettori.

    veicoli di trasmissione, invece, sono: oggetti personali, alimenti contaminati, acqua infetta, suolo, aria, polvere, ecc.  Un esempio di malattia che si trasmette attraverso l'acqua contaminata è il colera, mentre il tetano (o meglio le sue spore) è presente nel terreno e può entrare nell'organismo attraverso una ferita.

    Una considerazione a parte meritano le zoonosimalattie umane di origine animale.
    Esse comprendono un gruppo di malattie degli animali che possono trasmettersi all'uomo, la trasmissione può avvenire:

    • Attraverso il contatto diretto, anche con animali di compagnia (ad esempio: toxoplasmosi e rabbia);
    • Attraverso l’ingestione di prodotti alimentari di origine animale contaminati: come  il latte (può causare la  brucellosi) o la carne ( può causare la  toxoplasmosi).



    Anche l’ambiente esercita una certa influenza sulla diffusione delle infezioni; ecco qualche esempio.
    L’affollamento è un fattore ambientale che aumenta la probabilità di contrarre le infezioni che si trasmettono per via aerea, come l'influenza o la meningite.
    La scarsità di acqua potabile, la carenza di sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti sono, invece, fattori ambientali che favoriscono molte patologie a trasmissione oro-fecale, come il colera o l'epatite A.


    Infine, non bisogna dimenticare che il basso livello socio-ecomomico e la povertà espongono, in generale, ad un maggior rischio di contrarre infezioni, in quanto non vengono messe in atto le normali misure di igiene e di prevenzione.



    Concludo ricordando che le malattie infettive possono essere classificate in base alla loro diffusione in:
    • malattie sporadiche
    • malattie endemiche
    • malattie epidemiche
    • malattie pandemiche
    Questi termini si riferiscono esclusivamente a come le malattie si diffondono nelle diverse aree geografiche e nel corso del tempo, tali definizioni non hanno nulla a che fare con la pericolosità della patologia. I grafici di questo post sono stati realizzati con Excel.

    La malattia infettiva si manifesta in modo sporadico nella popolazione quando i casi di malattia sono isolati e non correlati tra loro.
    La malattia infettiva si manifesta in modo endemico quando è costantemente presente in una certa area geografica, con un numero di casi abbastanza costante nel tempo. Ad esempio la malaria è endemica in diverse zone dell'Africa e dell'Asia; la poliomielite è endemica in Nigeria, in Pakistan e in pochi altri paesi nel mondo.
    La malattia infettiva si manifesta in modo epidemico in una comunità o in una certa area geografica quando, in un certo lasso di tempo, si verifica un numero di casi di malattia superiore alla norma. Ad esempio, tra i bambini sono frequenti epidemie di varicella o morbillo; l'influenza ha, invece, il suo picco epidemico nella stagione fredda.
    Quando la diffusione epidemica di una malattia va oltre i confini di un paese e riguarda tutto il globo, allora si parla di pandemia. Ad esempio, la pandemia di influenza del 1918.

    In bocca al lupo a tutte!
    Tania Tanfoglio