21 dicembre 2013

Buone Feste

Buone Feste a tutti i lettori di Science for Passion!


Tania Tanfoglio

19 dicembre 2013

I migliori post di Science for passion

Questo blog è un'avventura è iniziata l'11 maggio 2010.

Da allora sono entrata in contatto con molte persone che stimo e che hanno contribuito alla mia crescita professionale e personale. Grazie al blog, ho imparato a sperimentare, ad utilizzare la tecnologia al meglio e sono sicuramente diventata un'insegnante migliore.

I post attualmente pubblicati sono più di 300, alcuni sono stati utili a studenti sconosciuti, altri ai ragazzi cui insegno ogni giorno.
Ho ricevuto molte testimonianze di apprezzamento e so che, nel mio piccolo, ho contribuito ad avvicinare ai temi scientifici, non solo gli studenti, ma anche chi si occupa di altro nella vita.

Grazie al servizio Chiedilo a Tania, molti ragazzi hanno risolto i loro dubbi e hanno sostenuto gli esami con più sicurezza e fiducia nelle loro capacità. 125 sono i post pubblicati al momento su richiesta dei lettori.
La genetica è certamente la disciplina più gettonata con oltre 130 post, alcuni postati di mia iniziativa, altri su richiesta.

Moltissimi, però, sono anche i post che non leggerete mai: sono tante le domande giunte via mail alle quali ho risposto privatamente, perché la delicatezza della situazione lo richiedeva. Ringrazio tutte queste persone per la stima e la fiducia che mi hanno dimostrato.

Con grande soddisfazione questo blog ha ospitato anche gli articoli dei miei studenti che in questi anni hanno dato prova di creatività e di entusiasmo. I post scritti da loro e per loro, potete trovarli con il tag CFP. Ai miei allievi del CFP e ai loro elaborati ho dedicato un'apposita sezione in questo file.
Naturalmente non voglio dimenticare neppure i due mesi trascorsi alla scuola media: un'esperienza breve, ma intensa, che ha dato ottimi frutti.

Molti sono i post che mi hanno emozionato nel scriverli e che, ancora oggi, suscitano in me sentimenti quando li rileggo.

Proprio perché quanto abbiamo costruito (io e tutti voi lettori) in questi anni, possa essere letto e facilmente ricercato da tutti, ho deciso di fare una raccolta dei miei migliori post.
Spero vi piaccia!

INDICE DEGLI ARGOMENTI
Risorse per docenti
Alimentazione
Biologia Anatomia Fisiologia
Genetica
     Dal DNA alle mutazioni genetiche
     Dalle leggi di Mendel alle malattie multifattoriali
Chimica
     Per chimici romantici
     Risorse per i più piccoli
Igiene e microbiologia
Test d’ingresso a medicina 2013: le domande di biologia commentate e spiegate
Scienze della terra e geografia astronomica
Matematica e Geometria per la scuola media
Storia
Opuscoli per teenager: educazione sessuale, AIDS, alcol, droghe
I lavori realizzati dai ragazzi del CFP
     La chimica della bellezza
     La scienza della bellezza
     Approfondimento sul fumo ed i suoi effetti
Post personali
     Amo fare l’insegnante e vi spiego perché!
     Ricordi

Per una migliore lettura, se volete
scaricare la versione pdf direttamente sul vostro PC, cliccate qui 

Abbiate solo un po' di pazienza: cliccando il link viene prodotto per voi il pdf aggiornato in tempo reale!!

Ogni tanto, venite a fare un giretto su questa pagina: il file viene costantemente aggiornato.

Per accedere agli argomenti on line:
cliccate nell'indice del documento sull'argomento di vostro interesse, utilizzando  il pulsante sinistro del mouse.

Per accedere ai vari link esterni segnalati nelle diverse discipline:
cliccate sul link CON LA ROTELLINA del mouse.



Buona lettura a tutti,
Tania Tanfoglio

17 dicembre 2013

Poliomelite: la SIPPS invita a non abbassare la guardia e a vaccinare i bambini

Consapevole di quanto questa patologia possa essere pericolosa, ricevo e pubblico il comunicato stampa della SIPP riguardo alla poliomielite.

Poliomelite: la SIPPS invita a non abbassare la guardia e a vaccinare i bambini

Comunicato stampa

Per la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, l’Italia non corre rischi ma la guerra civile in Siria e le massicce migrazioni dal Corno d’Africa potrebbero diffondere il virus anche in Europa

Roma, 17 dicembre 2013. 

Nelle ultime settimane, secondo quanto riferito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in Siria sono stati registrati 14 casi  di poliomielite, che hanno interessato prevalentemente bambini di età inferiore a due anni, non-immunizzati o sotto-immunizzati[i]. Il virus selvaggio responsabile di questa piccola epidemia è geneticamente vicino a un ceppo isolato in campioni ambientali in Egitto nel dicembre 2012, che a sua volta era stato collegato con ceppi WPV circolanti in Pakistan. A partire da febbraio 2013, ceppi simili sono stati anche isolati da campioni ambientali in Israele, Cisgiordania e Striscia di Gaza.

In Siria non veniva registrato un caso autoctono di polio dal 1995 e l’ultimo caso importato è stato segnalato nel 1999. La vaccinazione contro la poliomielite è obbligatoria dal 1964 e tra il 2002 e il 2010 nei bambini di età inferiore ad un anno la copertura con tre dosi di vaccino antipolio orale (OPV) è stata superiore al 95%. A causa della guerra civile in atto nel Paese del Vicino Oriente, la copertura vaccinale per tutte le malattie prevenibili mediante vaccino, tra cui la polio, si è successivamente ridotta, e si stima che nel 2012 la copertura con OPV3 nella coorte di 12-23 mesi sia stata pari al 52%.

Per ridurre il rischio di espansione dell’epidemia, dagli inizi di novembre l’Unicef e l’OMS hanno avviato una campagna di vaccinazione di massache in 7-8 mesi interesserà oltre 22 milioni di bambini fino a 5 anni di età, della Siria e di 6 paesi limitrofi. L’OMS raccomanda che tutti i viaggiatori da e verso le aree colpite da poliovirus siano vaccinati contro la polio con una schedula completa.
L’ECDC (European Center for Disease Prevention and Control) ritiene che l’insorgenza della polio in Siria comporti un rischio concreto di importazione e di trasmissione del virus nei Paesi dell’Unione Europea (UE) attraverso soggetti che possano diffonderlo, ed ha emanato una serie di raccomandazioni per impedire la reintroduzione del virus, fra cui:
  • Gli Stati membri dell'UE e dell’Area Economica Europea (EEA) che ricevono i rifugiati e richiedenti asilo dalla Siria devono valutare il loro stato vaccinale in arrivo e fornire la vaccinazione antipolio e le altre vaccinazioni necessarie
  • Gli Stati membri EU/EEA devono dare massima priorità alla valutazione della copertura vaccinale contro la polio a livello nazionale e locale ed alla individuazione dei gruppi vulnerabili e sotto-vaccinati
  • I Paesi in cui la copertura vaccinale è inferiore al 90% devono aumentare gli sforzi per migliorarla


“Dal momento che il quadro della poliomielite si manifesta solo in 1 su 200 individui non vaccinati che si infettano con il virus della polio WPV1 – afferma il Prof. Luciano Pinto, Vice-Presidente SIPPS della Regione Campania - sono molti i portatori che possono diffondere i virus senza essere riconosciuti. Gli individui vaccinati non corrono alcun rischio di malattia, ma la vaccinazione con virus inattivato (IPV) può non proteggere dall’infezione, per cui potrebbe avere un ruolo nella diffusione della polio. Infatti, il vaccino IPV, che è quello prevalentemente utilizzato in Europa, è altamente efficace nel prevenire la malattia, riduce la trasmissione del virus e previene solo parzialmente l’infezione dei soggetti vaccinati. In regioni con bassa copertura vaccinale quali la Bosnia (87%) e l’Ucraina (74%), ed in particolare in quelle con bassa copertura della vaccinazione con IPV (Austria, 83%), l’immunità naturale potrebbe essere insufficiente per prevenire una trasmissione del virus protratta nel tempo”. La validità di queste indicazioni è confermata dal confronto della epidemiologia della polio negli anni 2012 e 2013. “Nel 2013, nelle zone endemiche – precisa Pinto - vi è stata una significativa riduzione dei casi di polio in Afghanistan e Nigeria ed un incremento nelle ultime settimane in Pakistan. Si è verificata invece una vera esplosione di nuovi casi, tutti da virus importati, oltre che in Siria, anche nella regione del corno d’Africa, ed in particolare nella Somalia (183 casi di cui l’ultimo il 9 ottobre 2013), nel Kenya (14 casi) ed in Etiopia (6 casi) (Tab. 1, Fig. 1). In queste zone la copertura vaccinale per la polio è molto bassa: Kenya 82%, Etiopia 70%, Somalia 47%. In pratica, a causa delle epidemie da virus importato, il numero di casi di poliomielite da WPV del 2013 supera di circa il 70% quello del 2012”.

Ma qual è la situazione in Italia? “Nel nostro Paese – spiega il Dott. Giuseppe Di Mauro, Presidente della SIPPS - Vi sono certamente le premesse per stare tranquilliin quanto la copertura vaccinale, anche per la polio, oggi è pari al 97%, ma bisogna fare i conti con due fenomeni:
  • Il crescente arrivo nelle nostre terre di immigrati provenienti sia dalle regioni mediterranee, fra cui la Siria, che dall’Africa, e quindi anche dalla Nigeria e dal Corno d’Africa i quali, nonostante l’impegno delle nostre Autorità, riescono spesso a sfuggire ai controlli evitando di sottoporsi ai programmi di prevenzione.
  • La “tempesta mediatica” che si è scatenata in seguito alla pubblicazione di alcune sentenze di tribunale su presunti danni provocati da vaccini, al ritiro dal commercio di alcune partite di vaccino, e dall’attività dei movimenti che si oppongono alle vaccinazioni e che rischia di mettere in discussione la credibilità delle strategie vaccinali

I dati epidemiologici dimostrano con chiarezza che non bisogna abbassare la guardiaMai come in questo momento sarebbe estremamente pericoloso ridurre la copertura vaccinale dei nostri bimbi. Noi pediatri – conclude Di Mauro - abbiamo il dovere di contrastare le false credenze, di intensificare il nostro impegno in favore delle famiglie, illustrando i rischi che comporta il contatto sempre più frequente con persone di cui ignoriamo lo stato vaccinale, rafforzandola fiducia dei genitori nelle vaccinazioni e sottolineando che solo il pieno rispetto del calendario vaccinale può garantire la protezione dei loro figli”.


Tabella 1. Casi di paralisi flaccida da virus selvaggio della polio, verificatisi negli anni 2012 e 2013_5

Nazioni
1° gennaio -11 dicembre 2013
1° gennaio - 11 dicembre 2012
Totale
 2012
Data dei casi più recenti
 WPV1
 WPV3 
 W1W3
 Totale 
 WPV1
 WPV3
 W1W3
 Totale 
Nigeria
51


51
86
18

104
122
8 -Oct-13
Pakistan
74


74
51
 2
 1
54
58
26-Nov--13
Afghanistan
9


11
30


30
37
26-Nov--13
Ethiopia
6


6


12-Sep-13
Cameroon
4


4



0
30-Oct-13
Somalia
183


183

0
9-Oct-13
Syrian Arab Republic
14


14



0
8-Oct-13
Kenya
14


14




 0
14-Jul-13
Niger







1
15-Nov-12
Chad






5
14-Jun-12
Totale
359
0
0
359
172
20
 1 
193
223
Totale dei casi di polio nei paesi endemici
135
0
0
135
167
20
1
188
217 

Totale dei casi di polio da virus importato
224
   0    
0
224
 5
0
0
5
6 


[1] WHO - Global Outbreak Alert & Response Network: “Polio in the Syrian Arab Republic – update”

 http://www.who.int/csr/don/2013_11_11polio/en/index.html

[1] Ministero della Salute, Dipartimento della Sanita’ Pubblica e dell’Innovazione,Direzione Generale della Prevenzione - Ufficio V –Malattie Infettive e Profilassi Internazionale “Poliomielite nella Repubblica Araba Siriana“ http://www.sanita.it/Malinf_gestione/Rischi/documenti/550-13.pdf
[1] Epicentro “Poliomielite” n° 502, 14 novembre 2013 http://www.epicentro.iss.it/problemi/polio/aggiornamenti.asp
[1] ECDC “Rapid Risk Assessment - Suspected outbreak of poliomyelitis in Syria:  Risk of importation and spread of poliovirus in the EU” http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/RRA%20poliomyelitis%20Syria%2021%2010%202013.pdf
[1] Polio Global Eradication Initiative “Polio this week - As of 20 November 2013” http://www.polioeradication.org/Dataandmonitoring/Poliothisweek.aspx
[1]ECDC “RISK ASSESSMENT Wild-type poliovirus 1transmission in Israel – what I the risk to the EU/EEA?” http://www.ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/polio-risk-assessment-transmission-in-Israel.pdf
[1]Duintjer TebbensRJPallanschMAChumakovKM, et al. “Expert review on poliovirus immunity and transmission”. Risk Anal2013; 33: 544-605
[1] Eichner M, Brockmann SO. Polio emergence in Syria and Israel endangers Europe.Lancet. 2013 Nov 7. doi:pii: S0140-6736(13)62220-5.
[1] Tozzi E.A, “La paura delle vaccinazioni: le motivazioni dell’opposizione e dell’esitazione da parte dei genitori” Prospettive in Pediatria, 41, 87-93, 2013


[1] Ministero della Salute, Dipartimento della Sanita’ Pubblica e dell’Innovazione,Direzione Generale della Prevenzione - Ufficio V –Malattie Infettive e Profilassi Internazionale “Poliomielite nella Repubblica Araba Siriana“ http://www.sanita.it/Malinf_gestione/Rischi/documenti/550-13.pdf


UFFICIO STAMPA
GAS Communication S.r.l.
Francesco Demofonti

Incrocio di prova: cani a pelo duro e cani a pelo morbido

Chiedilo a Tania

In questi giorni rispondo ai questi di Martina.
Ecco cosa mi ha scritto.

Salve Tania,
Sono Martina e sono iscritta al secondo anno di biologia; ho un esame di genetica a breve, ma non ho chiaro come risolvere un paio di quesiti, potresti aiutarmi? Grazie in anticipo.

Primo esercizio
Il pelo corto nei conigli è dovuto a un gene L dominante e il pelo lungo al suo allele
recessivo l. Un incrocio fra una femmina dal pelo corto e un maschio dal pelo lungo
ha prodotto 1 coniglio dal pelo lungo e 7 conigli dal pelo corto.
a. Quali sono i genotipi dei genitori?
b. Quale rapporto fenotipico era atteso nella generazione filiale?
c. Quanti degli otto conigli nati dovevano avere presumibilmente pelo lungo?

Secondo esercizio
Un gene dominante W produce nei cani pelo duro; l’allele recessivo w produce un pelo morbido. Un gruppo di eterozigoti con pelo duro sono incrociati tra loro e la loro progenie F1 viene sottoposta a un incrocio di prova. Si determinino i rapporti genotipici e fenotipici attesi ottenuta dall'incrocio di
prova.

Qui trovate la spiegazione del primo esercizio, oggi vediamo il secondo.

Prima di tutto, schematizzo i dati dell'esercizio:
  • WW = pelo duro
  • Ww  = pelo duro
  • ww  = pelo morbido
Un gruppo di eterozigoti a pelo duro sono incrociati tra loro:
Quadrato di Punnett: Ww x Ww

W
w
W
WW
Ww
w
Ww
ww

La F1 è, quindi, composta da:
25%WW = pelo duro
50%Ww = pelo duro
25%ww = pelo morbido

La F1 viene sottoposta ad un incrocio di prova e l'esercizio ci chiede di determinare i rapporti genotipici e fenotipici attesi ottenuti da tale incrocio.

Un incrocio di prova (o test cross o reincrocio) è una pratica della genetica utile per determinare il genotipo incognito di una popolazione fenotipicamente dominante. Nel nostro caso la popolazione fenotipicamente dominante presenta il pelo duro; lo scopo del reincrocio è capire se si tratta di individui omozigoti dominanti (WW) oppure eterozigoti (Ww). La popolazione fenotipicamente dominante viene incrociata con individui omozigoti recessivi (fenotipo recessivo, pelo morbido ww).

Se il cane pelo duro è omozigote dominante i risultati attesi sono:
Quadrato di Punnett: WW x ww

W
W
w
Ww
Ww
w
Ww
Ww

100% cani a pelo duro eterozigoti Ww.

Se il cane pelo duro è eterozigote i risultati attesi sono:
Quadrato di Punnett: Ww x ww

W
w
w
Ww
ww
w
Ww
ww

50% cani a pelo duro eterozigoti Ww.
50% cani a pelo morbido omozigoti recessivi ww.

Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo post e augurare a Martina di poter sostenere brillantemente il suo esame.
Tania Tanfoglio

15 dicembre 2013

Incrocio tra conigli a pelo lungo e conigli a pelo corto: discrepanza tra risultati osservati ed attesi

Chiedilo a Tania

In questi giorni rispondo ai questi di Martina.
Ecco cosa mi ha scritto.

Salve Tania,
Sono Martina e sono iscritta al secondo anno di biologia; ho un esame di genetica a breve, ma non ho chiaro come risolvere un paio di quesiti, potresti aiutarmi? Grazie in anticipo.

Primo esercizio
Il pelo corto nei conigli è dovuto a un gene L dominante e il pelo lungo al suo allele
recessivo l. Un incrocio fra una femmina dal pelo corto e un maschio dal pelo lungo
ha prodotto 1 coniglio dal pelo lungo e 7 conigli dal pelo corto.
a. Quali sono i genotipi dei genitori?
b. Quale rapporto fenotipico era atteso nella generazione filiale?
c. Quanti degli otto conigli nati dovevano avere presumibilmente pelo lungo?

Secondo esercizio
Un gene dominante W produce nei cani pelo duro; l’allele recessivo w produce un pelo morbido. Un gruppo di eterozigoti con pelo duro sono incrociati tra loro e la loro progenie F1 viene sottoposta a un incrocio di prova. Si determinino i rapporti genotipici e fenotipici attesi ottenuta dall'incrocio di
prova.


Ciao Martina,
ti aiuto volentieri: la soluzione, una volta compresa, ti sembrerà certamente più semplice del previsto. Oggi risolvo il primo problema, domani il secondo.

Prima di tutto, schematizzo i dati dell'esercizio:
  • LL = pelo corto
  • Ll = pelo corto
  • ll = pelo lungo
Abbiamo un incrocio tra un maschio pelo lungo ll e una femmina pelo corto L? (uso il ? perchè non so se la femmina sia eterozigote Ll o omozigote dominante LL).

La prima cosa da decidere è proprio il genotipo della femmina. Infatti abbiamo due possibilità:
  • LL = pelo corto
  • Ll = pelo corto
Per decidere quale sia il genotipo corretto, basta osservare la progenie: 1 coniglio dal pelo lungo (ll) e 7 conigli dal pelo corto (L?).
La femmina è certamente eterozigote Ll, viceversa questa coppia non avrebbero mai potuto avere una progenie a pelo lungo omozigote recessiva (ll).

Il primo quesito è risolto.
Con questo semplice ragionamento abbiamo stabilito con certezza che il genotipo dei genitori è: maschio pelo lungo ll e femmina pelo corto Ll.

Non ci resta che fare un quadrato di Punnett per vedere quali sono i risultati attesi.
Quadrato di Punnettll x Ll

L
l
l
Ll
ll
l
Ll
ll
50% conigli pelo lungo ll
50% conigli pelo corto Ll

Penso sia questo aspetto del problema ad aver messo Martina in difficoltà: risultati attesi e risultati ottenuti non coincidono! 
Può capitare: pensate a quelle coppie che hanno 4 figli maschi oppure 4 figlie femmine. I risultati attesi sarebbero stati molti diversi: 2 maschi e 2 femmine. Questo, tuttavia, non vuol dire che una coppia non possa avere solo figli maschi (o solo figlie femmine). Non vi pare? :-)

Inoltre, leggendo attentamente il testo del problema, si capisce chiaramente che dobbiamo aspettarci una discrepanza tra i risultati attesi e i risultati osservati. Lo si capisce leggendo i due quesiti cui dobbiamo ancora rispondere:
b. Quale rapporto fenotipico era atteso nella generazione filiale?
c. Quanti degli otto conigli nati dovevano avere presumibilmente pelo lungo?

Non ci resta che rispondere:
Il rapporto fenotipico atteso nella generazione filiale era 1:1 ovvero 50% pelo lungo e 50% pelo corto.
In tutto sono nati 8 conigli: 1 coniglio dal pelo lungo e 7 conigli dal pelo corto. Stando ai risultati attesi, calcolati attraverso il quadrato di Punnett, di questi 8 conigli metà avrebbe dovuto avere il pelo lungo e metà avrebbe dovuto avere il pelo corto. La risposta all'ultima domanda, dunque, è 4 conigli.

Che ne dici Martina?
Fammi sapere se è chiaro. Attendo un tuo riscontro prima di scrivere il secondo post per te.
Un saluto,
Tania Tanfoglio