16 gennaio 2016

Alberi genealogici: come si distingue una malattia autosomica dominante da una recessiva



Chiedilo a Tania

Sono passati quasi due anni dall'ultima volta che ho scritto un post di genetica su richiesta di uno studente; la mancanza di tempo, infatti, mi ha portato a sospendere il servizio.
Oggi, in via eccezionale, dato che ho un po' di tempo a disposizione, ho deciso di rispondere alla domanda di Lorenzo. Di seguito riporto la sua richiesta.

Buonasera Tania, 
mi scuso in partenza per il disturbo. 
Sono uno studente universitario. Sto preparando l‘esame di genetica, ma proprio non capisco un meccanismo. Dato l‘albero genealogico in figura, come devo procedere?
So per certo che si tratta di malattia autosomica dominante,  ma  non capisco come arrivare a tale conclusione. 
Secondo il mio ragionamento,  potrebbe anche trattarsi di una malattia autosomica recessiva. 
Infatti, se così fosse, la madre malata (aa) incrociata con il padre portatore sano (Aa) mi darebbe sia la possibilità di avere figli malati sia la possibilità di avere figli sani, esattamente rappresentato nell'albero genealogico. Stessa cosa, se faccio lo stesso ragionamento incrociando gli individui nelle generazioni successive. 
Ho guardato le sue spiegazioni online ma purtroppo non sono arrivato a una conclusione, non ho ancora trovato un metodo per stabilire se si tratta di malattia autosomica dominante o recessiva. Le allego la foto. Le sarei grato se mi chiarisse questo dubbio. 
Grazie,
Cordiali Saluti,
Lorenzo

Per rispondere alla domanda, ho ricostruito l'albero genealogico con Genopro.com


Di seguito propongo entrambe le ipotesi di Lorenzo.

Malattia autosomica dominante:
Aa Persona malata
AA Persona malata (forma grave o letale della malattia)
aa Persona sana

Faccio notare che la donna della F1 (I-1) è certamente Aa e non AA. Se fosse AA, infatti, tutti i figli sarebbero malati.

Malattia autosomica recessiva:
Aa Persona portatrice sana
aa Persona malata
AA Persona sana
? Persona per la quale non è possibile individuare il genotipo basandosi solo sull'albero genealogico. Potrebbe essere sia Aa sia AA.



Come potete vedere, in linea del tutto teorica, entrambi gli alberi genealogici sono possibili.
Tuttavia, solo una è la risposta corretta: la malattia di questo albero genealogico è autosomica dominante.

Ogni studente deve tener presente che si tratta di esercizi didattici: il nostro compito è individuare quale meccanismo di trasmissione sia il più probabile.

Bisogna, inoltre, avere ben presenti le caratteristiche salienti dei due meccanismi di trasmissione. Caratteristiche che possono essere disattese, ma è improbabile che questo si verifichi in esercizi didattici, come quello proposto da Lorenzo.

Nei tratti autosomici recessivi:
  • Il carattere non si presenta in tutte le generazioni, normalmente salta una generazione.  
  • Di solito un individuo affetto ha due genitori non affetti; però, se entrambi i genitori sono affetti, lo saranno anche tutti i loro figli.
  • Il carattere ricorre con la stessa frequenza nei due sessi ed i genitori lo trasmettono ai figli indipendentemente dal sesso.

Nei tratti autosomici dominanti:
  • Il carattere si presenta in tutte le generazioni. Normalmente un individuo affetto ha almeno un genitore affetto. Se solo un genitore è affetto, lo saranno anche la metà dei figli; se lo sono entrambi, sarà malata il 50% della progenie. (75% se la forma AA non è letale)
  • Compare con la stessa frequenza nei due sessi.
Già queste considerazioni, dovrebbero indurre lo studente a rispondere che il tratto è autosomico dominante.
Tuttavia, possiamo avere un'ulteriore conferma osservando l'albero genealogico con l'ipotesi autosomica recessiva.
Tre unioni su cinque avvengono certamente tra una persona malata ed una persona portatrice sana.
Quante possibilità ci sono che questa situazione si verifichi davvero? La ritengo probabile solo in caso di matrimoni tra consanguinei (o per popolazioni ristrette in qui il tratto in questione risulta essere molto frequente), ma l'esercizio non mi fornisce dati per avvalorare questa ipotesi.
Per questo motivo, possiamo scartare definitivamente l'ipotesi che il tratto sia autosomico recessivo e e concludere che il tratto è autosomico dominante.

Lascio qualche link utile per fare altri esercizi.


Ricordo, infine, che a questo indirizzo si possono scaricare i link a tutti i miei post di genetica suddivisi per argomento.




Spero di aver chiarito il dubbio di Lorenzo e dei tanti studenti che ogni giorno visitano il blog.
Tania Tanfoglio