Comunicato stampa
Le malattie infettive a scuola:
visite mediche e screening fondamentali per la prevenzione
Malattie
infettive come pediculosi, scabbia e
parassitosi intestinali sono tra le patologie più frequenti che si
riscontrano nelle comunità scolastiche, soprattutto nelle scuole materne ed
elementari. I pediatri della Società
Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) ribadiscono l’importanza
della prevenzione attraverso screening di controllo effettuati con regolarità
per tutti i bambini.
Milano, 3 febbraio 2014 – Le malattie infettive
costituiscono da sempre nel nostro Paese uno dei principali problemi di
Sanità Pubblica, sia in termini sostanziali e, quindi, di impatto
quali-quantitativo sulla salute della popolazione, sia per le inevitabili
ricadute sociali.
I più colpiti sono proprio i bambini perché
il loro sistema immunitario è immaturo e perché la socializzazione con altri
bambini favorisce la diffusione di agenti patogeni. E, in effetti, quale mamma
che abbia un figlio in età scolare non si è trovata davanti, almeno una volta, ad
un allarme di pediculosi o di scabbia a scuola.
La società in cui viviamo oggi appare
chiaramente multietnica e questo ha certamente favorito la comparsa anche di
malattie non tipiche del nostro Paese e la loro diffusione nelle comunità
scolastiche. D’altronde, la normativa riguardante la medicina
scolastica ha subito molte modifiche da quel 1980 quando fu istituito il
Sistema Sanitario Nazionale: nel 1992 viene abolita la figura del Medico Scolastico
e sostituita dal Pediatra di Libera Scelta a cui, oggi, compete la tutela della
salute dei bambini da 0 a 14 anni, attraverso visite mediche e screening di
controllo nell’ambito di periodici bilanci di salute.
“Un’efficace prevenzione di molte infezioni - evidenzia la Prof.ssa
Susanna Esposito, Direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di
Cura Fondazione IRCCS, Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università
degli Studi di Milano e Presidente della Società Italiana di Infettivologia
Pediatrica (SITIP) – si ottiene attraverso misure di controllo nelle
comunità scolastiche ma, soprattutto, attraverso visite mediche e screening
effettuati sui bambini con regolarità, con l’obiettivo di intervenire
tempestivamente per evitare epidemie e anche per prevenire altre patologie come
sovrappeso, obesità e ipertensione. L’ambito familiare rimane fondamentale per
la prevenzione ed è per questo motivo che è importante che la famiglia possieda
tutte le opportune informazioni per esercitare un controllo efficace della
salute dei propri figli”.
Quando nella comunità scolastica sono presenti bambini stranieri, il controllo del loro stato di salute appare più
complesso: se i bambini figli di genitori stranieri in regola con il permesso
di soggiorno devono essere iscritti al SSN e, quindi, avranno un pediatra di
base, quelli figli di genitori irregolari non lo potranno avere ma avranno
diritto, comunque, alle cure mediche e alla tutela della salute (visite,
bilanci di salute, vaccinazioni, controllo per la tubercolosi e per le altre
malattie infettive).
“Nel caso di bambini stranieri che frequentino le scuole italiane –
sottolinea Susanna Esposito – è necessario
fare in modo che prima dell’ingresso in una comunità scolastica effettuino dei
controlli sanitari. Questo consentirebbe da una parte, di favorire l’accesso
alle cure dei malati che magari non sanno di avere bisogno di certe terapie e,
dall’altra, di identificare e prontamente curare malattie come pediculosi,
scabbia, parassitosi e quelle più gravi come la tubercolosi, evitando che siano
trasmesse ad altri”.
In altri Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, i controlli sanitari
per gli stranieri (inclusi gli italiani) che vogliano far frequentare le scuole
americane ai propri figli sono molto rigidi: è necessario sempre fornire
un’adeguata documentazione che permetta di escludere la presenza di malattie
trasmissibili.
La sorveglianza sanitaria nei confronti delle malattie infettive
assume, quindi, una notevole importanza strategica nell’ambito del sistema sanitario
di molti Paesi: una buona sorveglianza consente sia di conoscere e, pur con
certi limiti, prevedere l’andamento epidemiologico delle malattie, sia di
programmare e valutare l’efficacia dei servizi addetti alla prevenzione ed al
controllo del contagio.
La catena epidemiologica di importanti malattie infettive può essere
interrotta con la regolare e continua adozione di una serie di “precauzioni universali”, da utilizzare
indipendentemente dall’insorgenza di casi di malattia, che dovrebbero essere
utilizzate sia in ambiente familiare che, a maggior ragione, in ambienti di
vita collettiva come, ad esempio, il
lavaggio frequente delle mani; l’utilizzo strettamente individuale di oggetti
quali salviette, spazzolini da denti, pettini, biancheria personale, scarpe e
cappelli; la detersione e sanificazione di giochi che possono essere imbrattati
di saliva.
Fra le patologie infettive a carattere contagioso che più
frequentemente sono presenti nelle collettività scolastiche, i pediatri di
SITIP si soffermano in particolare sulla
pediculosi del capo, la scabbia e le parassitosi intestinali.
La pediculosi del capo: è una infestazione del cuoio capelluto (soprattutto
regione retro-auricolare e nucale) da parte di pidocchi adulti, larve o uova
(lendini) e si trasmette solo per
contatto diretto e prolungato tra testa e testa infetta. La pediculosi è spesso
asintomatica ma può provocare prurito intenso e lesioni da grattamento e
sovrainfezioni batteriche. Il periodo di incubazione è caratterizzato dallo
schiudersi delle larve del pidocchio 6-10 giorni dopo la deposizione delle
uova; il pidocchio raggiunge la maturità dopo 8-9 giorni. Il soggetto è
contagioso finchè continua ad ospitare pidocchi o lendini vitali; la vita media
del pidocchio sulla persona è di circa 1 mese.
Il trattamento consigliato:
- effettuare
un’accurata ispezione del cuoio capelluto; trattare i capelli con prodotti
specifici a base di piretrina in mousse o permetrina in gel o creme, lasciar
agire in genere per almeno 10 minuti e risciacquare con acqua;
- ispezionare
nuovamente il capo e sfilare tutte le lendini rimaste servendosi di un
pettine a denti molto stretti, partendo dalla radice dei capelli;
- ripetere
il trattamento a distanza di 7-10 giorni;
- disinfestare
le lenzuola e gli abiti che vanno lavati in acqua calda o a secco;
- controllare
periodicamente e accuratamente i capelli del bambino (soprattutto a
livello della nuca e dietro le orecchie), specialmente se frequenta la
scuola o se si gratta la testa, per accertarsi che non ci siano lendini.
La scabbia: è una malattia
parassitaria della cute causata da un acaro e si trasmette per contatto diretto
cute-cute. Inizia con piccole macchie rosse ed un intenso prurito, soprattutto
notturno. Nei bambini al di sotto dei due anni, l’eruzione è spesso vescicolare
con frequente localizzazione alla testa, collo, palmo delle mani e pianta dei
piedi. Nei bambini più grandi e negli adulti vengono colpite in modo
particolare le pieghe interdigitali (tra dito e dito), la zona dei polsi,
gomiti e le pieghe ascellari. L’incubazione è di solito di 4-6 settimane.
Il trattamento consigliato:
- fare
attenzione al contatto con le lesioni o, comunque, con la cute;
- lavare
accuratamente lenzuola e capi d’abbigliamento;
- iniziare
il trattamento specifico con una crema o lozione medicata per uccidere gli
acari. È necessario applicare la crema sulla pelle di tutto il corpo, e
non solo sull’area che presenta l’eruzione. Di solito la crema deve
rimanere sulla pelle da 8 a 12 ore prima di poterla lavare via, è
necessario ripetere il trattamento dopo una settimana. La contagiosità del
soggetto dura fino alla distruzione degli acari e delle uova.
Le parassitosi intestinali:
una delle
più comuni parassitosi intestinali è l’ossiuriasi.
L’infezione da ossiuri (vermi dei bambini) è causata da un’ingestione
inconsapevole di microscopiche uova di ossiuri che si possono trovare su
superfici tra cui biancheria da letto,
asciugamani, vestiti, cibo, bicchieri, utensili della cucina o giocattoli.
L’infezione può essere asintomatica o essere caratterizzata da intenso prurito
intorno alla zona anale. Le uova passano nell’apparato digerente per schiudersi
nell’intestino tenue, da qui continuano il loro percorso fino all’intestino
crasso, per poi migrare verso la zona intorno al retto. Le uova sono, purtroppo,
piuttosto resistenti e possono rimanere vitali (cioè infettive) in un ambiente
adatto fino a tre settimane.
Il trattamento
consigliato:
- utilizzare
ed estendere a tutta la famiglia un trattamento con un farmaco vermifugo
specifico per eliminare l’infezione. Dopo 2 settimane è necessario
ripetere la somministrazione;
- dedicare
particolare attenzione alla pulizia della casa, includendo il bucato dei
pigiami e della biancheria da letto.
Per garantire un’efficace
controllo dello stato di salute dei bambini, i pediatri di SITIP raccomandano
alle famiglie di rispettare scrupolosamente il calendario dei “bilanci di
salute”:
- dal 1° al
45° giorno di vita: 1° visita con
controllo del peso e dell’altezza
- dal 61°
al 90° giorno: 2° visita con controllo del peso e dell’altezza
- dai 4 ai
6 mesi: 3° visita con controllo del peso e dell’altezza
- dai 7 ai
9 mesi: 4° visita con controllo del peso, dell’altezza e dell’udito
- dai 10 ai
12 mesi: 5° visita con controllo del peso e dell’altezza
- dai 15 ai
18 mesi: 6° visita con controllo del peso e dell’altezza
- dai 24 ai
36 mesi: 7° visita con controllo del peso, dell’altezza. In questa fase si
prescrive, in genere, anche una visita oculistica e una ortopedica e si consiglia
un primo controllo odontoiatrico.
·
dai 5 ai 6 anni: 8° visita con controllo del peso, dell’altezza,
dell’acuità visiva e un primo controllo della pressione arteriosa. Anche in questa
fase si prescrive un ulteriore controllo oculistico, ortopedico e
odontoiatrico.
·
dagli 8 ai 10 anni: 9° visita con controllo del peso e dell’altezza
·
dai 12 ai 14 anni: 10° visita con controllo del peso e dell’altezza
Gli esiti delle visite saranno raccolti nel libretto sanitario individuale che sostituisce le precedenti
cartelle sanitarie scolastiche. Tali controlli, raccomandati per tutti i
bambini iscritti al SSN dovrebbero essere estesi anche ai figli di genitori irregolari, soprattutto se questi frequentano le
comunità scolastiche, anche per tutelare la salute dei compagni e degli
insegnanti.
UFFICIO
STAMPA
GAS
Communication & Partners
Manuela
Indraccolo
Tel 06
68134260