21 novembre 2017

Il centro estetico... in inglese

Oggi pubblico un interessante lavoro che la mia collega di inglese ha realizzato con le ragazze della classe terza del settore estetico.
Un modo alternativo e divertente per apprendere nuovi termini in inglese.
Il lavoro che vedete è stato realizzato da Alessandra: si tratta della piantina di un centro estetico con la terminologia in inglese degli spazi, dei mobili, delle attrezzature e di tutto quello che si può trovare da un'estetista!





10 novembre 2017

EAS: La cellula in gioco

Oggi voglio illustrarvi un'attività particolarmente divertente che ho proposto nelle classi prime.
In questi mesi, abbiamo trattato diversi argomenti, che ho avuto occasione di illustrare anche qui su Science for passion nel corso degli anni:
Dopo una prima fase di spiegazione, ho organizzato la fase di verifica in modalità EAS (Episodi di Apprendimento Situato), ma dilatando molto i tempi rispetto all'EAS tradizionale.

Per prima cosa ho suddiviso le ragazze in gruppi, formati da 5 / 6 membri ciascuno; si tratta di gruppi piuttosto numerosi, ma il lavoro da portare a termine in quest'attività è effettivamente piuttosto corposo.

L'obiettivo, infatti, è la realizzazione di una tra le due attività proposte di seguito:
  • un gioco di società
  • dei modellini tridimensionali e dei disegni su fogli in formato A3
Le fasi di lavoro possono essere schematizzate come segue.

FASE PREPARATORIA: 2 ore
  • Spiegazione del lavoro da svolgere
  • Spiegazione delle buone norme di comportamento da rispettare durante l'attività
  • Suddivisione in gruppi
  • Scelta del progetto da realizzare da parte di ciascun gruppo
  • Compilazione della scheda fornita dall'insegnante in tutte le sue parti (una per ogni gruppo)
  • Spiegazione del criterio di valutazione
FASE OPERATIVA: 6 ore
  • Realizzazione del progetto scelto dal gruppo
FASE RISTRUTTURATIVA: 4 ore 
  • Presentazione del lavoro svolto alla classe e all'insegnante
  • Valutazione
  • Riflessioni sull'attività svolta
Nella fase preparatoria è indispensabile stabilire in modo chiaro le regole. Di seguito riporto quelle che abbiamo condiviso:
  • Studiare gli argomenti oggetto dell'attività didattica.
  • Portare il materiale che ci si è impegnati a reperire. Il materiale mancante non potrà essere chiesto in prestito né ad altri gruppi né alla scuola.
  • Mantenere una frequenza regolare delle lezioni, per consentire la valutazione del lavoro. Nel caso qualcuno faccia di un numero elevato di assenze, la sua valutazione avverrà attraverso una verifica scritta, in data da concordare.
  • Mantenere un tono di voce appropriato, in modo tale da non disturbare gli altri gruppi (per questo ci siamo avvalsi anche dell'applicazione sound meter).
  • Mantenere un atteggiamento collaborativo con gli altri membri del gruppo.
  • Impegnarsi nel lavoro individuale concordato.
  • Rispettare i tempi, dato che tutto il lavoro assegnato deve essere svolto in classe. 
  • Rispettare l'ambiente di lavoro: al termine della lezione l'aula deve essere ordinata e pulita, pronta per la lezione successiva.
Altro aspetto indispensabile nella fase preparatoria è la compilazione precisa e puntuale della scheda fornita dall'insegnante; ogni scheda deve contenere le seguenti indicazioni:
  • Elenco dei membri del gruppo
  • Presentazione generale del lavoro che si vuole svolgere
  • Compiti e impegni presi da ciascun membro del gruppo
La scheda è estremamente utile all'insegnante nella fase operativa sia per verificare che siano stati effettivamente rispettati gli impegni presi da ciascun gruppo, sia per annotare osservazioni che aiuteranno poi ad avere un quadro chiaro del lavoro svolto (e, quindi, aiuteranno nella fase di valutazione).

La valutazione tiene conto di 3 variabili in percentuali diverse ed è, quindi, personale per ciascun membro del gruppo.

Nella fase operativa è bene che l'insegnante verifichi costantemente l'andamento dei lavori e l'aderenza tra gli obiettivi prefissati e lo svolgimento; è anche importante aiutare i diversi gruppi ad affrontare situazioni critiche, ma favorire soprattutto la cooperazione tra i diversi membri del gruppo.

La fase ristrutturativa prevede, infine, la verifica delle conoscenze acquisite attraverso due diverse modalità:
  • chi ha realizzato il gioco di società disputa una vera e propria partita.
  • chi ha realizzato i disegni e i modellini ha un'ora di tempo per illustrare alla classe il lavoro svolto ed i diversi argomenti trattati.
Ad ogni gruppo è concesso il tempo massimo di 1 ora; sia la partita sia l'esposizione sono, naturalmente, oggetto di valutazione da parte dell'insegnante.

Di seguito aggiungo alcune fotografie per mostrare il risultato finale della nostra attività.

Qui tre diverse versioni del gioco di società:




Se qualche lettore volesse provare a realizzare qualcosa di simile, riporto le indicazioni per la realizzazione.

Strumenti: 
  • Pennarelli o matite colorate (6 colori diversi), forbici per tagliare la carta (con le punte arrotondate), colla per la carta e penne (blu o nere).
  • Tabellone, segnaposti e dado.
  • Carte, create dai membri del gruppo, usando i medesimi colori scelti per il tabellone. Esistono 6 categorie di carte, corrispondenti ad un argomento specifico, ciascuna caratterizzata da un colore, scelto dai membri del gruppo: la membrana cellulare: struttura e funzioni; la cellula e i suoi organelli; la trascrizione e la traduzione; il nucleo, il DNA e i cromosomi; la duplicazione del DNA e la riproduzione cellulare (mitosi e meiosi); la genetica.
Prima di poter giocare, i membri del gruppo dovranno, quindi:
  • Colorare attentamente il tabellone, con i colori corretti: se i colori saranno sbagliati sarà impossibile giocare.
  • Ritagliare i segnaposti e rimarcare i contorni con un colore diverso per distinguerli. Indicare su ciascuno (sulla base esagonale) il nome di un membro del gruppo. 
  • Creare il dado per giocare.
  • Creare le carte con le relative domande (dieci domande per ogni categoria) e concordare, scrivendole, le risposte corrette.

Regole del gioco:
  • Per decidere chi inizia, ogni giocatore lancia il dado: il numero più alto inizia. Si prosegue poi con il primo giocatore alla destra di chi ha iniziato. Ciascun giocatore posiziona il suo segnaposto nella casella con il DNA corrispondente ad un colore a scelta.
  • A questo punto ognuno, a turno, lancia il dado e muove il proprio segnaposto, in qualsiasi direzione (ma restando nel cerchio e senza tornare sui propri passi nell'arco dello stesso turno), di tante caselle quante indicate sul dado. Sulla casella possono trovarsi più segnaposti. 
  • Ogni volta che il giocatore si ferma su una casella colorata deve rispondere ad una domanda della categoria indicata dal colore della casella. 
  • La domanda viene letta dall'insegnante, che prenderà la prima carta dal mazzo; se il giocatore risponde correttamente ha diritto ad un ulteriore lancio di dado, fino a quando sbaglia una risposta. 
  • Al raggiungimento di una casella di categoria e relativa risposta corretta, il giocatore colora uno spicchio, dello stesso colore della categoria, nel proprio segnaposto. 
  • Ogni volta che il giocatore si ferma su una casella con il simbolo dei dadi, deve lanciare nuovamente il dado.
  • Quando un giocatore ha collezionato tutti e 6 i colori può tentare di vincere la partita arrivando nell'esagono centrale e rispondendo alla domanda della categoria scelta dall'insegnante. 
Di seguito, infine, vi riporto alcune fotografie dei modellini e dei disegni.

Le nostre cellule:



La cellula... Con la membrana cellulare


Un fosfolipide

Il DNA e i cromosomi


I disegni






Spero che quest'attività possa essere da spunto a qualche collega per future attività didattiche,
Tania Tanfoglio