20 ottobre 2011

La casa dei giovani chimici

Cari lettori,
questo è un post davvero speciale per me: l’ho scritto insieme a 17 giovanissimi collaboratori!
Infatti, ho deciso di partecipare al Carnevale della Chimica di ottobre con la classe II C della Scuola Media “Giovanni XXIII” di Pontevico (Bs).
Per chi non sapesse cosa sia un Carnevale della Chimica, consiglio di cliccare qui, per avere informazioni.
Il Carnevale di ottobre sarà ospitato dal blog Popinga del professor Marco Fulvio Barozzi: l’appuntamento è per il 23 ottobre 2011.
Il tema di questo mese è la chimica per la casa: il titolo mi ha ispirato e mi è sembrato particolarmente indicato per avvicinare i miei allievi a questa nuova materia.

Con i ragazzi ho iniziato a parlare di chimica circa un mese fa; dopo una breve introduzione alla disciplina, che potete leggere cliccando qui, ci siamo immersi in quest’avventura.

I ragazzi si sono autonomamente suddivisi in 5 gruppi:
•    Il gruppo della chimica in cucina
•    Il gruppo della chimica in bagno
•    Il gruppo della chimica in salotto
•    Il gruppo della chimica in camera da letto
•    Il gruppo della chimica in cantina

Personalmente mi sono limitata a seguire i ragazzi passo passo in questo percorso e a correggere il lavoro, dove necessario, da un punto di vista grafico e nozionistico.
Ho lasciato loro la massima libertà nella scelta degli argomenti da trattare e nell’impostazione: quello che vedrete tra poco, quindi, è in gran parte frutto della loro fantasia e creatività, con un piccolo aiuto da parte mia!

Iniziamo con la chimica in cucina.
Il gruppo formato da Luca, Martina, ed Eri ha scelto di presentarci un lavoro suddiviso in tre parti che tratta diversi aspetti chimici legati alla cucina. Per l’occasione, hanno anche disegnato una mascotte dal nome particolarmente azzeccato: Ampollino.
Di seguito potete lasciarvi guidare da Ampollino alla scoperta del loro lavoro.


Veniamo ora al gruppo della chimica in bagno. A questo lavoro hanno contribuito: Letizia, Giulia e Dan. Questi ragazzi hanno deciso di presentarci le sostanze cosmetiche che hanno scoperto nelle loro stanze da bagno: così hanno capito che, dietro ogni prodotto, c’è molta attività di ricerca nel campo della chimica.
Ecco a voi il risultato finale.


Procediamo con la chimica in salotto; questo gruppo è formato da: Camilla, Christian, Elif e Malina. Loro hanno pensato di presentarci la chimica nascosta dentro ad alcuni oggetti che si trovano in questa stanza: una lampadina, un televisore e i CD. I miei giovani allievi non avrebbero mai immaginato di scoprire tanta chimica in questi oggetti.
Qui potete vedere la loro presentazione.



Continuiamo il nostro percorso con la chimica in camera da letto. Il gruppo è composto da: Nicolò, Inderjit, Adzi ed Elian. Il loro lavoro ci porta alla scoperta dei diversi materiali presenti nella stanza dove “riposa la chimica”.
Eccone il risultato finale.

 

Infine, il gruppo della chimica in cantina.
Katia, Cristian e Lorenzo hanno fatto una scelta originale: hanno deciso di parlarci della chimica delle sigarette. Il risultato è una presentazione che spiega a tutti perché non bisogna fumare. Quale collegamento c’è con la cantina? Leggete e lo scoprirete!

Un aggiornamento.... La giovane Giulia M. l'altro giorno mi ha portato un contributo personale per il Carnevale: infatti, era assente mentre veniva realizzata una parte del lavoro, così ha deciso di presentarne uno tutto suo... Accompagnata da Gocciolino!
Ecco il suo lavoro:



Se questo lavoro vi è piaciuto è soprattutto merito di questi 17 ragazzi; a loro vanno i miei complimenti!

L’insegnante, Tania Tanfoglio.
Gli allievi: Adzi A., Camilla Z., Christian M., Cristian G., Dan C., Elian N., Elif A., Eri M., Giulia M., Inderjit S., Katia R., Letizia P., Lorenzo C., Luca B., Malina S., Martina C. e Nicolò C.

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Note:
Il lavoro che vi abbiamo presentato, compresa la ricerca delle fonti, è stato portato avanti principalmente dai ragazzi; per questo motivo, non è sempre stato facile rintracciare le fonti dei loro lavori. Spero di non aver dimenticato nessuno:
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Le immagini presenti lavori dei ragazzi sono state rintracciate tramite ricerca libera su internet e, per questo motivo, valutati di pubblico dominio.