Come anticipato nel post precedente, in quest’articolo vedremo quali sono le mutazioni che colpiscono i cromosomi. Infatti, si possono verificare errori nel numero o nella struttura macroscopica del cromosoma, ma anche danni a livello delle singole molecole che costituiscono l'intelaiatura del DNA: le basi azotate. Quest'ultima tipologia di mutazione è la causa delle malattie genetiche o mendeliane, per le quali ad un gene [1] mutato corrisponde una ben precisa malattia genetica.
In particolare, in questo post, vorrei spiegare cosa succede se le mutazioni riguardano l'ovocellula o lo spermatozoo che sono destinati a generare una nuova vita. Le mutazioni, infatti, possono insorgere anche durante la vita adulta e sono alla base di numerose forme tumorali: di questo argomento, però, parlerò più avanti.
È importante tenere presente che i bambini colpiti da un’anomalia cromosomica hanno quasi sempre genitori sani: la mutazione presente nel DNA del bimbo può, infatti, verificarsi a causa di un errore accidentale durante la formazione dell'ovocellula o dello spermatozoo; in alternativa, entrambi i genitori, pur non presentando alcun sintomo, sono portatori della medesima anomalia cromosomica ed il bambino presenta la patologia. Infine, il bambino può presentare la stessa mutazione di uno dei genitori e, quindi, avere la sua stessa malattia.
Le mutazioni del numero dei cromosomi sono chiamate mutazioni genomiche: alcune di queste sono compatibili con la vita, ma la maggior parte non lo sono e causano aborti spontanei.
Ecco alcune mutazioni causate da un errato numero di cromosomi e compatibili con la vita:
In particolare, in questo post, vorrei spiegare cosa succede se le mutazioni riguardano l'ovocellula o lo spermatozoo che sono destinati a generare una nuova vita. Le mutazioni, infatti, possono insorgere anche durante la vita adulta e sono alla base di numerose forme tumorali: di questo argomento, però, parlerò più avanti.
È importante tenere presente che i bambini colpiti da un’anomalia cromosomica hanno quasi sempre genitori sani: la mutazione presente nel DNA del bimbo può, infatti, verificarsi a causa di un errore accidentale durante la formazione dell'ovocellula o dello spermatozoo; in alternativa, entrambi i genitori, pur non presentando alcun sintomo, sono portatori della medesima anomalia cromosomica ed il bambino presenta la patologia. Infine, il bambino può presentare la stessa mutazione di uno dei genitori e, quindi, avere la sua stessa malattia.
Le mutazioni del numero dei cromosomi sono chiamate mutazioni genomiche: alcune di queste sono compatibili con la vita, ma la maggior parte non lo sono e causano aborti spontanei.
Ecco alcune mutazioni causate da un errato numero di cromosomi e compatibili con la vita:
- La sindrome di Down, caratterizzata da un cromosoma 21 soprannumerario. I bambini affetti hanno caratteristiche somatiche tipiche ed un ritardo mentale più o meno grave; sono particolarmente suscettibili alle infezioni e presentano, frequentemente, difetti cardiaci congeniti.
- La sindrome di Edwards, caratterizzata da un cromosoma 18 soprannumerario. Questi bambini alla nascita sono piccoli: la loro crescita è gravemente rallentata; soffrono di un importante ritardo psicomotorio e di anomalie a carico di svariati apparati. Il quadro clinico è talmente grave da non consentire loro di superare i primi mesi di vita.
- La sindrome di Patau, caratterizzata da un cromosoma 13 soprannumerario. Anche in questo caso, il bambino presenta un grave ritardo mentale, accompagnato da una crescita rallentata e malformazioni multiple, che causano una morte prematura.
- La sindrome di Turner, nella quale la donna ha un solo cromosoma X anziché due. In genere le donne colpite hanno un'altezza media di 1,45 m ed un ritardo nel processo di ossificazione, con anomalie dello scheletro; possono verificarsi anche quadri patologici di varia entità a carico di altri apparati, come quello circolatorio o urinario. Le donne con sindrome di Turner in genere non hanno ciclo mestruale e sono sterili.
- La sindrome di Klinefelter, nella quale l'uomo, ha due cromosomi X ed un Y. I soggetti colpiti, in genere, sono più alti dei loro genitori; sono quasi del tutto privi di barba e di peli e tendono a sviluppare una corporatura dalle proporzioni tipicamente femminili, con ginecomastia. Molti pazienti presentano, inoltre, difficoltà nello sviluppo del linguaggio. Raggiunta la pubertà, soffrono di ipogonadismo e sono sterili.
Le mutazioni nelle struttura del cromosoma, dette mutazioni cromosomiche, sono dovute, invece, a delezioni, duplicazioni, inversioni o trasferimenti di pezzi più o meno estesi di un cromosoma.
I geni si vengono così a trovare in una posizione diversa da quella originale: poiché la corretta localizzazione di un gene è fondamentale per il suo funzionamento, le mutazioni di questo tipo hanno, generalmente, esiti estremamente gravi. Un esempio è costituito dalla sindrome di cri du chat: è una malattia dovuta alla delezione[2] parziale di una parte del cromosoma 5: i bambini affetti hanno un grave ritardo mentale ed il loro pianto ricorda il miagolio di un gatto.
I geni si vengono così a trovare in una posizione diversa da quella originale: poiché la corretta localizzazione di un gene è fondamentale per il suo funzionamento, le mutazioni di questo tipo hanno, generalmente, esiti estremamente gravi. Un esempio è costituito dalla sindrome di cri du chat: è una malattia dovuta alla delezione[2] parziale di una parte del cromosoma 5: i bambini affetti hanno un grave ritardo mentale ed il loro pianto ricorda il miagolio di un gatto.
Restano solo da vedere le malattie originate dalla mutazione puntiforme cioè quella che colpisce le singole basi azotate che costituiscono il DNA. Le basi azotate sono quattro: l'adenina, la timina, la citosina e la guanina; l'adenina è sempre legata alla timina, la citosina alla guanina: in questo modo contribuiscono a formare la struttura ad elica del DNA. Se la loro disposizione non è corretta, siamo in presenza di una mutazione puntiforme: sono le alterazioni più subdole perché, pur interessando frammenti piccolissimi di materiale genetico, causano gravi malattie: la fibrosi cistica, l'anemia falciforme, la malattia di Huntington, l'emofilia o la distrofia muscolare di Duchenne ne sono degli esempi.
- La fibrosi cistica è una patologia caratterizzata dall'eccessiva produzione di muco particolarmente denso che causa gravi crisi respiratorie. Si manifestano anche altri importanti disturbi a carico di tutti quegli organi in cui vi è una secrezione ghiandolare: la saliva, le lacrime ed il sudore, ad esempio, sono molto densi e possono ostruire i dotti delle ghiandole, causando infiammazioni. I pazienti affetti da fibrosi cistica hanno anche problemi digestivi.
- L'anemia falciforme è una malattia genetica del sangue nella quale i globuli rossi, che trasportano l'ossigeno, hanno una forma a falce, anziché la normale forma biconcava. Le persone con questa patologia hanno pochi globuli rossi: la vita media di un globulo rosso normale è di circa 120 giorni, quella dei globuli rossi a forma di falce non è, generalmente,superiore ai 20 giorni. Possono anche verificarsi infezioni frequenti e dolori improvvisi, dovuti all'occlusione dei capillari e al conseguente blocco dell'afflusso di sangue agli organi colpiti.
- La malattia di Huntington è causata dalla necrosi delle cellule cerebrali in una particolare regione del cervello; si manifesta tra i 30 ed i 50 anni ed il paziente soffre di una demenza progressiva che porta a perdita di memoria e confusione; si verificano anche movimenti incontrollati a livello degli arti e del volto. Il peggioramento dei sintomi conduce alla morte nell'arco di una ventina d'anni.
- L'emofilia è dovuta ad un difetto nella coagulazione del sangue, a causa di un deficit di alcune proteine, note come fattori della coagulazione. La gravità della patologia è molto variabile: si va da una frequente tendenza alla comparsa di lividi, fino al sanguinamento persistente dopo un banale taglio. Nei pazienti affetti possono verificarsi emorragie profonde, all'interno di articolazioni e muscoli, con copiosi versamenti di sangue ed ingrossamento della parte colpita, nonché disturbi locomotori.
- La distrofia muscolare di Duchenne è una patologia neuromuscolare che si presenta in genere tra i 2 e i 6 anni d'età e tende ad aggravarsi velocemente, pertanto il paziente alla paralisi. I primi muscoli interessati, sono quelli delle anche e delle cosce; progressivamente aumentano le difficoltà nel fare movimenti e nel mantenere l'equilibrio.
Tania Tanfoglio
Bibliografia
Robbins, Le basi patologiche delle malattie - Vol. 1, Piccin, 6 ed.
Ventruto V., Sacco G., Fortunato L., Testo atlante di citogenetica umana, Springer, 2001
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[1] Un gene è un frammento di DNA, che contiene una ben precisa informazione.
Ventruto V., Sacco G., Fortunato L., Testo atlante di citogenetica umana, Springer, 2001
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[1] Un gene è un frammento di DNA, che contiene una ben precisa informazione.
[2] Perdite.