31 ottobre 2013

Test d'ingresso a medicina: le domande di biologia con le soluzioni spiegate e commentate - domanda 3

Chiedilo a Tania

Oggi rispondo al terzo dei 14 quesiti di biologia del test d'ingresso alla facoltà di medicina di quest'anno. Eccone il testo.

Quale/i delle seguenti affermazioni è/sono corretta/e riguardo ai nodi di Ranvier? 
 1) Permettono la conduzione saltatoria 
 2) Corrispondono a interruzioni della guaina mielinica 
 3) Sono sede del passaggio degli ioni Na+ attraverso la membrana cellulare durante la depolarizzazione 

A) Tutte 
 B) Solo 1 e 2 
C) Solo 2 e 3 
D) Solo 1 
E) Nessuna 

Come molti dei miei lettori avranno capito leggendo il quesito, oggi parliamo di neuroni, probabilmente tra le cellule più affascinanti del corpo umano.

Nel post utilizzerò le immagini di Wikipedia e vi indicherò alcuni video della Mc Graw Hill davvero utili. Innanzitutto vorrei richiamare la struttura del neurone; successivamente spiegherò uno degli argomenti più complessi: la propagazione dell'impulso nervoso. Infine, vedremo la struttura della sinapsi e, finalmente, potremo rispondere alla domanda.

Iniziamo con questa immagine:


Il neurone è una delle cellule più importanti del sistema nervoso.
È attraverso l’invio costante di informazioni tra i neuroni, sotto forma di debole corrente elettrica, che il sistema nervoso riesce a svolgere un articolato insieme di compiti, come: percepire un suono, camminare, parlare, ricordare o provare emozioni.

Il neurone è dotato di un corpo cellulare (o pirenoforo o soma) all'interno del quale troviamo il nucleo e gli altri organelli citoplasmatici. Da corpo si dipartono un lungo prolungamento, chiamato l'assone (Axon) e tanti brevi prolungamenti ramificati, chiamati dendriti.
I dendriti sono la parte ricevente del neurone, l'assone è il prolungamento che permette la trasmissione delle informazioni, mediante impulsi nervosi.

Potenziale di riposo e potenziale d'azione:
Gli impulsi nervosi sono deboli segnali elettrici che si propagano rapidamente lungo la membrana dell'assone, sfruttando la differenza di carica elettrica esistente tra l'interno e l'esterno della membrana plasmatica.

Le cellule del nostro corpo, infatti, presentano una differenza di carica elettrica tra l’interno e l’esterno della loro membrana plasmatica; quando il neurone non invia impulsi nervosi, la differenza di carica elettrica a livello della sua membrana (differenza di potenziale) è nota come potenziale di riposo ed è pari a pari a –70 mV: l’interno è carico negativamente, l'esterno è, invece, carico positivamente.
Clicca sull'immagine per vedere la spiegazione animata, in inglese.
La differenza di potenziale sui due lati della membrana è mantenuta dalla pompa Na+/K+, un trasportatore attivo che trasporta 3 ioni Na+ all'esterno e 2 ioni K+ all'interno della membrana del neurone.
Per ripassare il funzionamento della pompa sodio potassio, cliccare sull'immagine.

Cliccare sull'immagine per vedere il video
Uno stimolo è un qualsiasi evento in grado di modificare il potenziale di riposo.
Uno stimolo, infatti, causa l'apertura dei canale del sodio voltaggio dipendenti, proteine trasportatrici che consentono l'ingresso di ioni sodio nella cellula, diminuendo la differenza di potenziale in quel punto.
Affinché si produca un impulso nervoso, lo stimolo deve modificare il valore del potenziale di riposo della membrana, in modo tale che raggiunga il valore soglia -55 mV.
Solo a questo punto altri canali del sodio si aprono e la membrana viene depolarizzata: l'interno è positivo e l'esterno è negativo. La differenza di potenziale passa da –70 mV a circa +40 mV.

Clicca sull'immagine per vedere la spiegazione animata, in inglese.
Questa inversione si verifica quando l'assone è percorso da un impulso nervoso e prende il nome di potenziale d'azione.

I canali del sodio sono programmati per inattivarsi circa 1 ms dopo che si sono aperti. Si chiudono spontaneamente alcuni ms dopo che la cellula è ripolarizzata. A questo punto, si aprono i canali del potassio, programmati per aprirsi 1 ms dopo che è stato raggiunto il valore soglia. In questo modo, si ristabilisce il potenziale di riposo e la membrana viene ripolarizzata. I canali del potassio si chiudono quando il potenziale di membrana torna vicino al valore di riposo.

Clicca sull'immagine per vedere la spiegazione animata, in inglese.
UNA PRECISAZIONE:
I canali del sodio esistono in tre diversi stati: aperto, inattivato e chiuso. Occorre attendere che i canali del sodio passino dallo stato inattivato allo stato chiuso affinché possano essere nuovamente aperti da una nuova depolarizzazione. Il periodo necessario al canale per passare dallo stato inattivo allo stato chiuso si chiama periodo refrattario assoluto: in questo periodo nessuno stimolo può scatenare un nuovo potenziale d'azione. Il tempo necessario per passare dallo stato inattivato a quello chiuso è variabile: la possibilità di innescare un nuovo potenziale d'azione dipende dal numero di canali del sodio chiusi. Questo periodo (nel quale alcuni canali sono inattivati ed altri chiusi) è noto come periodo refrattario relativo: uno stimolo più intenso del normale può scatenare un nuovo potenziale d'azione.

Per una lezione di approfondimento, cliccare sull'immagine sottostante.



Ricapitoliamo con questo bellissimo video:

La guaina mielinica e i nodi di Ranvier:
Gli assoni possono essere protetti da una guaina, la mielina. Questo rivestimento protettivo è fondamentale perché consente una rapida propagazione dell'impulso nervoso. La guaina, però, non è continua: presenta delle interruzioni chiamate nodi di Ranvier. A livello di queste interruzioni troviamo i canali del sodio e del potassio, responsabili della propagazione dell'impulso nervoso: l'impulso salta da un nodo di Ranvier al successivo; per questo motivo, si parla di conduzione saltatoria.



La guaina mielinica nel sistema nervoso periferico è costituita dalle cellule di Schwann, cellule appiattite e disposte una accanto all'altra.
La guaina mielinica nel sistema nervoso centrale è formata, invece, da oligodendrociti. Anche queste fibre possiedono nodi di Ranvier, seppure in numero minore rispetto al sistema nervoso periferico.

La sinapsi:
L'impulso nervoso passa da un neurone all'altro attraverso dispositivi di collegamento chiamati sinapsi. A livello delle sinapsi la trasmissione dell'impulso nervoso attraverso la liberazione di molecole: i neurotrasmettitori.



Questi diffondendo nello spazio della fessura sinaptica e si legano a specifici recettori posti sulla membrana del neurone successivo.
Il legame tra neurotrasmettitore e recettore produce alterazioni a livello della membrana plasmatica del neurone, consentendo la propagazione dell'impulso.

Questa immagine di Encarta  spiega in modo semplice e chiaro il funzionamento di una sinapsi.


Direi che ora abbiamo tutte le informazioni necessarie per rispondere alla domanda di oggi.

Quale/i delle seguenti affermazioni è/sono corretta/e riguardo ai nodi di Ranvier? 
 1) Permettono la conduzione saltatoria 
 2) Corrispondono a interruzioni della guaina mielinica 
 3) Sono sede del passaggio degli ioni Na+ attraverso la membrana cellulare durante la depolarizzazione 

A) Tutte 
 B) Solo 1 e 2 
C) Solo 2 e 3 
D) Solo 1 
E) Nessuna 

La risposta corretta naturalmente è la A).

Post precedenti con i quesiti di biologia del test d'ingresso alla facoltà di medicina:
Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo post e alla quarta domanda!
Tania Tanfoglio

25 ottobre 2013

I video di OVO: la pelle e i capelli

Oggi vi propongo altri due video di OVO molto interessanti per le future estetiste ed acconciatrici.
Cliccate sull'immagine per far partire i video.

La pelle

Il capello


Buona visone e Buono studio,
Tania Tanfoglio

24 ottobre 2013

Test d'ingresso a medicina: le domande di biologia con le soluzioni spiegate e commentate - domanda 2

Chiedilo a Tania

Oggi rispondo al secondo dei 14 quesiti di biologia del test d'ingresso alla facoltà di medicina di quest'anno. Eccone il testo.

In un frammento di DNA, vengono calcolate le percentuali di ognuna delle quattro basi azotate presenti. In quale/i dei seguenti casi la somma dei valori ottenuti rappresenta sempre il 50% del totale delle basi? 1) % adenina + % timina 2) % citosina + % guanina 3) % guanina + % timina
A) Solo 3 
B) Solo 1 
C) Solo 2 
D) Solo 1 e 2 
E) Tutti 

Per rispondere correttamente a questa domanda, bisogna solo ripensare alla struttura del DNA.

Il DNA, acido desossiribonucleico, è la molecola che contiene le informazioni necessarie per il funzionamento di ogni essere vivente.
Il DNA, custodito all'interno del nucleo cellularecontrolla e dirige tutte le attività della cellula
La forma estremamente compatta che il DNA assume all'interno del nucleo cellulare è data dalla presenza di proteine, chiamate istoni. Queste proteine si raggruppano e formano i nucleosomi, attorno ai quali si avvolge il DNA. La struttura che ne risulta è simile ad una collana di perle. Immagine tratta dal sito  http://www.biology.emory.edu/, dove potete trovare interessanti approfondimenti di biologia molecolare.
L’acido desossiribonucleico ha la forma di una doppia elica
Immagine del DNA tratta da Wikipedia.
Da un punto di vista chimico, la parte esterna è formata da zuccheri pentosi (il deossiribosio, da qui il nome della molecola), cioè a cinque atomi di carbonio, alternati a gruppi fosfato; la parte interna è composta da basi azotate, tenute unite da deboli legami chimici. Le basi azotate sono quattro e si uniscono regole ben precise: l’adenina (A) si lega alla timina (T) mentre la citosina (C) si lega alla guanina (G). Proprio per questa caratteristica distintiva si dice che il DNA è formato da due filamenti complementari. Uno zucchero pentoso, un gruppo fosfato ed una base azotata formano l’unità elementare del DNA: i nucleotidi. La disposizione in sequenza delle quattro basi forma il codice genetico, le cui caratteristiche sono all'origine delle peculiarità di ciascuno di noi.
Immagine del DNA tratta da Wikipedia.
Il concetto chiave è la complementarietà delle basi azotate:
  • Adenina con Timina
  • Citosina con Guanina
Il 50% del totale delle basi è dato dalla somma di ogni coppia di basi non complementari.

Le coppie di basi non complementari sono:
  • Adenina e Citosina
  • Adenina e Guanina
  • Timina e Citosina
  • Timina e Guanina
Ora osserviamo le coppie di basi proposte nella domanda:
1) % adenina + % timina
2) % citosina + % guanina
3) % guanina + % timina

La coppia 1) e la coppia 2) sono formate da basi complementari e sono quindi da escludere. L'unica risposta possibile è la coppia 3). Per questo motivo, la risposta corretta è la A).

Come potete vedere l'unico modo per rispondere correttamente è ragionare sulla struttura della molecola. Se non avete appigli, e vi ricordare solamente quali sono le basi complementari, potete comunque restringere il campo delle possibili risposte.
Vediamo come.

In un frammento di DNA, vengono calcolate le percentuali di ognuna delle quattro basi azotate presenti. In quale/i dei seguenti casi la somma dei valori ottenuti rappresenta sempre il 50% del totale delle basi? 1) % adenina + % timina 2) % citosina + % guanina 3) % guanina + % timina
A) Solo 3 
B) Solo 1 
C) Solo 2 
D) Solo 1 e 2 
E) Tutti 

La coppia 1) e la coppia 2) sono formate da basi complementari. La coppia tre è l'unica formata da basi non complementari. Questo semplice ragionamento vi permette di escludere la risposta E). Possiamo escludere anche la risposta B) e la risposta C). Si riferiscono entrambe a coppie di basi complementari: o sono corrette entrambe o sono entrambe sbagliate. Restano solo le risposte A) oppure D). L'unico modo per rispondere correttamente, pur avendo ristretto il campo, è ricordarsi che il 50% del totale delle basi è dato dalla somma di ogni coppia di basi non complementari.

Un aiuto pratico ed efficace per arrivare a questa conclusione è fare un piccolo disegno del DNA con le basi azotate e... Farsi due conti!!! ;-)
Ecco un esempio: (perdonatemi il DNA eccessivamente schematico!)
A-T
A-T
C-G
G-C
G-C
T-A
T-A
A-T
In quale/i caso/i la somma dei valori ottenuti rappresenta sempre il 50% del totale delle basi? Nel mio "filamento esempio" ci sono 8 coppie di basi, il 50% è rappresentato da 4 coppie di basi. Considero un solo filamento e, per semplicità, ragiono in valori assoluti e non percentuali.

1) % adenina + % timina Nel mio esempio ho: 3 A + 2 T = 5 basi
2) % citosina + % guanina Nel mio esempio ho: 1 C + 2 G = 3 basi
3) % guanina + % timina Nel mio esempio ho: 2 G + 2 T = 4 basi

Per approfondire un po':
Le regole di Chargaff
Le regole di Chargaff - Esercizio svolto

Il primo quesito è qui: http://www.scienceforpassion.com/2013/10/test-dingresso-medicina-le-domande-di.html

Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo post e alla terza domanda!
Tania Tanfoglio

22 ottobre 2013

Test d'ingresso a medicina: le domande di biologia con le soluzioni spiegate e commentate - domanda 1

Chiedilo a Tania

Oggi mi è arrivata una richiesta da Domenico, un affezionato lettore che mi segue da un po'.
Ecco cosa mi ha scritto.

Ciao Tania, oggi ho parlato al microfono ai ragazzi del primo anno di CTF riguardo al tuo blog fatto benissimo, (sono rappresentate di facoltà).
Molti ragazzi mi hanno chiesto se sul blog c'era la parte di biologia del test d'ingresso alla facoltà di medicina di quest anno, spiegata da te :)
Ho pensato di mandarti le 14 domande: se magari potessi spiegarle sul blog, sono sicuro che sarebbe un altro buon pretesto per far conoscere quel meraviglioso mondo che è Science for passion.
Fammi sapere se sei disponibile a spiegarci la soluzione alle 14 domande,
Grazie,
buona giornata :D
Domenico

La proposta di Domenico ha stuzzicato la mia fantasia ed ho deciso di accettare!
14 post: uno per ciascuno dei 14 quesiti di biologia del test d'ingresso alla facoltà di medicina di quest'anno.
Approfittiamone per ripassare tantissimi argomenti di biologia e per studiare qualche trucchetto per rispondere correttamente alle domande di un test a crocette. ;-)

Iniziamo con la prima domanda!

Quale delle seguenti sostanze è composta solo di carbonio, idrogeno ed ossigeno?
A) Piruvato
B) ATP
C) NADH
D) DNA
E) Metionina

SPIEGAZIONE DETTAGLIATA - CON APPROFONDIMENTI
La prima cosa da fare, è studiare le diverse molecole. Ho deciso di analizzarle in ordine alfabetico.

ATP
Immagine di Wikipedia.

L'adenosina trifosfato (o ATP) è un ribonucleotide trifosfato formato da: 

L'ATP la "moneta" energetica della cellula, prodotta attraverso la respirazione cellulare.
Approfittiamone per un breve ripasso di nomenclatura!
Nucleoside: base azotata + ribosio/deossiribosio
base azotata
ribonucleoside

deossiribonucleoside

adenina
adenosina
deossiadenosina

Nucleotide: base azotata + ribosio/deossiribosio 
+ 1,  2 o 3 gruppi fosfato
ribonucleotide

deossiribonucleotide
adenosina monofosfato (AMP)
adenosina difosfato (ADP)
adenosina trifosfato (ATP)
deossiadenosina monofosfato (dAMP)
deossiadenosina difosfato (dADP)
deossiadenosina trifosfato (dATP)
Per approfondire consiglio il post:
Nucleotidi e nucleosidi: qual è la differenza?

DNA
Il DNA, acido desossiribonucleico, è la molecola che contiene le informazioni necessarie per il funzionamento di ogni essere vivente: le informazioni genetiche, che ciascuno di noi eredita dai propri genitori.Il DNA controlla l’attività della cellula, unità elementare di ogni organismo, ed è custodito all’interno del nucleo cellulare, il cui compito è proprio quello di proteggere la lunga e fragile molecola dell’ereditarietà.Le cellule sono grandi circa un centesimo di millimetro, ma accolgono all’interno del loro nucleo ben tre metri di materiale genetico; questo è reso possibile da un insieme di proteine, gli istoni, che si associano al DNA, consentendogli di farsi estremamente compatto.L’acido desossiribonucleico ha la forma di una doppia elica. Da un punto di vista chimico, la parte esterna è formata da zuccheri pentosi, cioè a cinque atomi di carbonio, alternati a gruppi fosfato; la parte interna è composta da basi azotate, tenute unite da deboli legami chimici. Le basi azotate sono quattro e si uniscono secondo le regole identificate da Watson e Crick nel 1953: l’adenina (A) si lega alla timina (T) mentre la citosina (C) si lega alla guanina (G). Proprio per questa caratteristica distintiva si dice che il DNA è formato da due filamenti complementari. Uno zucchero pentoso (il deossiribosio, da qui il nome della molecola), un gruppo fosfato ed una base azotata formano l’unità elementare del DNA: i nucleotidi. La disposizione in sequenza delle quattro basi forma il codice genetico, le cui caratteristiche sono all’origine delle peculiarità di ciascuno di noi.


Metionina
La metionina è un amminoacido essenziale, ovvero deve essere assunta attraverso l'alimentazione; carne, pesce, legumi, uova, latte e derivati, sono esempi di alimenti proteici.
Gli amminoacidi sono 20 molecole formate da carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto (N) più altri elementi caratterizzanti (genericamente indicati con la lettera R). Tutti gli amminoacidi, dunque, hanno la medesima struttura di base:
Struttura di un amminoacido.wikipedia. 
Il gruppo R della metionina è CH3-S-CH2-CH2-. La metionina contiene zolfo.


 NADH
Il nicotinammide adenina dinucleotide è una molecola importante nelle reazioni di ossido riduzione cellulari perchè ha il compito di trasferire gli elettroni.

Per approfondire, vi consiglio questo video in inglese: si apre cliccando sull'immagine.

Un consiglio spassionato: se non capite il video STUDIATE INGLESE! Sarà indispensabile per la vostra carriera universitaria!


Piruvato

L'acido piruvico ha formula CH3-CO-COOH  ed, in biologia, è un metabolita centrale e di collegamento tra le vie riguardanti i carboidrati, i grassi, e gli amminoacidi.
Nelle cellule è come piruvato, cioè nella forma anionica con il carbossile deprotonato.

Nella glicolisi una molecola di glucosio viene scissa in due molecole di piruvato; in presenza di ossigeno le molecole di piruvato entrano nel ciclo di Krebs per essere completamente convertite in acqua ed anidride carbonica. In assenza di ossigeno, invece, avviene la fermentazione.

Schematicamente:
Cliccando sull'immagine o a questo link, potrete vedere su Scienzeascuola.it i dettagli della glicolisi.

Da questa carrellata appare evidente che la risposta corretta è la A) Piruvato.


SPIEGAZIONE RAPIDA - CON I RAGIONAMENTI CHE POSSONO AIUTARTI A RISPONDERE CORRETTAMENTE, anche se non conosci tutte le formule di queste molecole!

Naturalmente qualcuno di voi potrà obbiettare che non è possibile ricordare tutti questi dettagli, sopratutto visto che servono per rispondere ad una singola domanda, in un test ben più corposo. Bene! Allora rivediamo la domanda in questione.

Quale delle seguenti sostanze è composta solo di carbonio, idrogeno ed ossigeno?
A) Piruvato
B) ATP
C) NADH
D) DNA
E) Metionina

Dobbiamo trovare quale molecola contiene solo carbonio (C), idrogeno (H) e ossigeno (O).

Partiamo ancora una volta dall'ATP. Tutti gli studenti che si apprestano a sostenere il test d'ingresso a medicina, dovrebbero sapere che ATP sta per adenosina trifosfato. La presenza del gruppo fosfato, e quindi del forsoro (P), ci fa escludere l'ATP.

Possiamo contemporaneamente escludere anche il DNA: contiene adenina, guanina, citosina e timina. Sono basi azotate: possiamo anche non ricordare la loro formula chimica, ma il termine "basi azotate" ci ricorda che contengono azoto (N). Inoltre, la parte esterna del DNA è formata da zuccheri (desossiribosio) e gruppi fosfato.

Il nicotinammide adenina dinucleotide è una molecola che si presenta da sola: contiene adenina, quindi contiene azoto (N).

La metionina è un amminoacido, almeno questa informazione dovrebbe essere nota. Dato che è un amminoacido contiene azoto (N). Come se non bastasse, la metionina è un amminoacido che contiene anche zolfo (S). Quindi anche la metionina è esclusa.

Rimane solo il piruvato: esso si origina dalla scissione del glucosio. Potete non ricordarvi la formula del piruvato, ma quella del glucosio è un obbligo! C6H12O6.

Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo post e alla seconda domanda!
Tania Tanfoglio

21 ottobre 2013

Cariodieresi e mosaicismo

Chiedilo a Tania

Oggi mi ha scritto Giulia.
Le rispondo subito, dato che si tratta di una domanda breve. Ecco la sua richiesta.

Ciao Tania,
Mi chiamo Giulia e frequento la quarta superiore.
Avrei una domanda di biologia: la cariodieresi è sempre omogenea? Nel senso, il nucleo si divide sempre in due parti uguali oppure, come la citodieresi, può essere iniqua?
Grazie mille. Giulia.


Ciao Giulia,
La fase M del ciclo cellulare si divide in cariodieresi citodieresi. I due termini vengono utilizzati per distinguere la divisione del materiale genetico dalla divisione del citoplasma della cellula. La cariodieresi si divide a sua volta in: profase, metafase, anafase e telofase. Il termine cariodieresi, a mio avviso, confonde un po' le idee. Infatti, molti testi utilizzano semplicemente il termine mitosi per riferirsi alla cariodieresi. Mi sembra più appropriato: è il contenuto del nucleo (ovvero il materiale genetico) che si divide tra le due cellule figlie. Il nucleo non si divide: infatti si disgrega durante la profase. Detto questo, la cariodieresi divide equamente il materiale genetico tra le cellule figlie. Nel caso dell'uomo 46 cromosomi in una cellula e 46 nell'altra. Se la cellula non commette errori, il processo divide esattamente a metà il contenuto genetico della cellula madre. Tuttavia, in alcuni casi, possono verificarsi degli errori. In questo modo si formano cellule anomale con un numero anomalo di cromosomi. 
Se tali errori vengono commessi nelle prime fasi dello sviluppo embrionale, dopo la formazione dello zigote, nell'individuo coesisteranno sia cellule con un corredo normale, sia cellule con un corredo cromosomico alterato. Il fenomeno è noto come mosaicismo.Si può avere una condizione di mosaicismo quando si verifica una non-disgiunzione mitotica: la cellula non divide equamente il proprio patrimonio genetico e genera due cellule figlie, con un numero diseguale di cromosomi. Ognuna di queste cellule figlie andrà nuovamente incontro a mitosi e produrrà cellule uguali a se stessa, con un corredo cromosomico alterato.Le persone affette da sindrome di Turner, sindrome di Klinefelter o sindrome di Down, possono essere dei mosaici: nel loro organismo coesistono cellule con un corredo cromosomico normale e cellule con un corredo cromosomico numericamente alterato, responsabili della malattia.
Ecco Giulia,
Spero di aver chiarito il tuo dubbio,
Se vuoi ripassare la mitosi, questo è il link http://www.scienceforpassion.com/2012/02/nascita-di-nuove-cellule-la-mitosi.html
Se hai altri dubbi, lascia un commento nel post,
Un saluto,
Tania Tanfoglio

18 ottobre 2013

I video di OVO: lo scheletro, la mano, il piede

Riporto qui i tre video di OVO che ho proposto in classe alle mie alunne.
Cliccate sull'immagine per far partire i video.

Lo scheletro



La mano



Il piede

Buona visone e Buono studio,
La vostra Prof.
Tania Tanfoglio


15 ottobre 2013

Risorse per lo studio della genetica: teoria ed esercizi svolti

Cari lettori,
Grazie al servizio Chiedilo a Tania, gli argomenti di genetica sono diventati una parte molto importante di Science for passion: ho scritto ben 130 post sull'argomento, tra teoria ed esercizi svolti. Il loro numero può solo crescere e, a questo punto, risulta difficile anche a me ricordare tutto quello che ho scritto in queste pagine.

Per questo ho deciso di raccogliere in un unico documento tutti i post di genetica che ho scritto fin'ora.

Il documento verrà costantemente aggiornato e,
a questo link, potete scaricare la versione pdf del documento

Portate solo un attimo di pazienza perchè il pdf viene creato al momento, aggiornato con gli ultimi post.

Non mi resta che lasciarvi l'indice degli argomenti ed augurarvi buona lettura!

Tania Tanfoglio

INDICE DEGLI ARGOMENTI

1. IL DNA e LA COLLOCAZIONE DEI GENI SUI CROMOSOMI
Il DNA le sue caratteristiche, la sua storia
La chimica e i numeri del DNA

2. DAL DNA ALLE PROTEINE
Acidi nucleici e proteine
Trascrizione
Traduzione (sintesi delle proteine)

3. IL CICLO E LA DIVISIONE CELLULARE
Il ciclo cellulare e la sua regolazione da parte delle cicline
Mitosi e Meiosi
Ovogenesi e spermatogenesi

4. GENETICA: dalle basi all’approfondimento teorico e pratico
Mutazioni genetiche ed anomalie dei cromosomi
Le leggi di Mendel: teoria ed esercizi
Eccezioni alle leggi di Mendel (dominanza incompleta, allelia multipla e gruppi sanguigni, pleiotropia): teoria ed esercizi
Geni letali e subletali

Malattie autosomiche recessive: teoria, esercizi, alberi genealogici e probabilità
Malattie autosomiche dominanti: teoria, esercizi, alberi genealogici e probabilità
Malattie legate ai cromosomi sessuali: teoria, esercizi, alberi genealogici e probabilità

Gli alberi genealogici: teoria ed esercizi base per la loro comprensione
Calcolo della probabilità e genetica: esercizi base

Non disgiunzioni e traslocazioni: teoria ed esercizi

La Drosophila: incroci e determinazione del sesso
Determinazione del sesso ed effetto Lyon

Eredità multifattoriale

Cruciverba


Per accedere agli argomenti:
cliccate nell'indice del documento sull'argomento di vostro interesse, utilizzando  il pulsante sinistro del mouse.

Per accedere ai vari link esterni segnalati nelle diverse discipline:
cliccate sul link CON LA ROTELLINA del mouse.




13 ottobre 2013

Teaching for passion: una raccolta di utili risorse didattiche presenti on-line

Oggi voglio parlarvi di una mia nuova creazione:
Teaching for passion
Si tratta di un documento nato per mettere in condivisone risorse e materiali didattici.
L’obiettivo è quello di scrivere un elenco di risorse utili, suddivise per argomento, da poter consultare facilmente.

Per arricchire Teach for passion, ho deciso di chiedere la collaborazione dei membri del gruppo Facebook ESPERIENZE DIDATTICHE A059/A060

Alcuni di loro si sono proposti come editor e mi aiuteranno a tenere costantemente aggiornato il documento. Per essere nominati editor, è possibile farne richiesta nei commenti nel gruppo, ma è necessario avere un account con Google e un’email Gmail: mi appoggio a Goolge Drive e questo è l'unico modo.

Tuttavia, tutti potranno contribuire all'ampliamento di Teach for passion segnalando risorse.

Le risorse possono essere segnalate nel gruppo ESPERIENZE DIDATTICHE A059/A060 oppure al mio indirizzo info [chiocciola] scienceforpassion [punto] com

Sarò grata a tutti i lettori che vorranno segnalarmi eventuali errori o link non più funzionanti.

Là dove non è stato specificato, le risorse sono state inserite da me: tutte le segnalazioni fatte da altri, verranno sempre opportunamente segnalate con nome e cognome. A richiesta, verrà utilizzato un nick name.

Un consiglio: dove è possibile, scaricate le risorse che vi interessano e conservatele sul vostro PC: con il tempo, alcune risorse potrebbero non essere più disponibili.

Ecco l'indice degli argomenti:

Ecco l'indice degli argomenti:

  1. ALIMENTAZIONE
  2. ANATOMIA
  3. ASTRONOMIA
  4. BIOLOGIA
  5. BULLISMO E CYBERBULLISMO
  6. CANALI YOU TUBE
  7. CHIMICA
  8. COSMETOLOGIA E USO SICURO DEI COSMETICI
  9. DIPENDENZE
  10. ECOLOGIA e AMBIENTE
  11. EDUCAZIONE ALLA SALUTE IGIENE e MICROBIOLOGIA
  12. EDUCAZIONE SESSUALE
  13. ESPERIMENTI
  14. FILM DA PROPORRE IN CLASSE
  15. GEOGRAFIA ASTRONOMICA
  16. GIOCHI DA PROPORRE IN CLASSE
  17. INFOGRAFICHE
  18. INFORMATICA
  19. LIBRI GRATUITI ON LINE
  20. LIBRI E LETTURE DA PROPORRE AI RAGAZZI
  21. LIM
  22. MATEMATICA e GEOMETRIA
  23. MATEMATICA: strumenti di calcolo on line
  24. MAPPE CONCETTUALI
  25. PAGINE PROFILI O GRUPPI FACEBOOK INTERESSANTI
  26. RISORSE PER DISLESSIA DSA ADHD BES
  27. SCIENZE
  28. SCIENZE DELLA TERRA
  29. SITI e APP per CREARE e CONDIVIDERE: LEZIONI, PRESENTAZIONI, QUIZ, MAPPE CONCETTUALI, GRAFICI E DIAGRAMMI
  30. SITI CHE RACCOLGONO IMMAGINI DA UTILIZZARE PER LA DIDATTICA
  31. SITI UTILI PER LA DIDATTICA di MATEMATICA e SCIENZE
  32. VERIFICHE TEST ESERCITAZIONI QUIZ CRUCIVERBA
  33. VIDEO
  34. GLI EDITOR di TEACHING FOR PASSION
Se volete scaricare la versione pdf direttamente sul vostro PC, cliccate qui 

Abbiate solo un po' di pazienza: cliccando il link viene prodotto per voi il pdf aggiornato in tempo reale!!

Ogni tanto, venite a fare un giretto su questa pagina: il file viene costantemente aggiornato.

Per accedere agli argomenti on line:
cliccate nell'indice del documento sull'argomento di vostro interesse, utilizzando  il pulsante sinistro del mouse.

Per accedere ai vari link esterni segnalati nelle diverse discipline:
cliccate sul link CON LA ROTELLINA del mouse.





Buona lettura e buon lavoro a tutti,
Tania Tanfoglio

08 ottobre 2013

Igiene: dal concetto di salute, alla prevenzione, trasmissione e diffusione delle malattie infettive

Questo post è dedicato alle ragazze di II ACC e II EST, alle nuove arrivate, ma anche alle "vecchie conoscenze"... Nella speranza che possano fare una bella verifica! ;-)
I commenti nel post o su Facebook per richiedere chiarimenti sono i benvenuti!

Il post vuole essere un riassunto degli elementi chiave dell'igiene: a partire dal concetto di salute e prevenzione delle malattie per arrivare ad approfondire le malattie infettive (causa, modalità di trasmissione e diffusione).

Salute non significa assenza di malattia ma stato di completo benessere fisico, psichico e sociale.” (Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità [WHO / OMS], 1948)

La nostra salute, quindi, è influenzata da tanti fattori, ad esempio: le nostre caratteristiche individuali, l'età, lo stile di vita, l'ambiente in cui viviamo, il nostro comportamento.

L’Igiene è la scienza che si occupa di conservare e promuovere la salute della popolazione. Detto in termini più semplici: si occupa di fare tutto il possibile per evitare che le persone si ammalino.


Un aspetto molto importante è la prevenzione. Esistono tre tipi di prevenzione.

La prevenzione primaria delle malattie si serve di campagne di informazione e di educazione sanitaria, ossia interventi atti a rendere consapevoli i soggetti dei possibili danni dovuti alle esposizioni ai fattori di rischio e a mutarne favorevolmente i comportamenti. Serve ad impedire che le persone si ammalino.
Esempi di prevenzione primaria sono: le vaccinazioni, la sterilizzazione degli strumenti di lavoro (ad esempio: in campo medico, ma anche nel settore acconciatura ed estetica), la disinfezione, il controllo sulla qualità delle acque, i corsi di educazione alimentare o le campagne contro il fumo.

La prevenzione secondaria consiste nell'identificazione precoce delle malattie o delle condizioni a rischio, seguita dall'immediato intervento terapeutico per interromperne o, comunque, rallentarne il decorso.
I più importanti interventi di prevenzione a livello della popolazione si attuano con le campagne di screening (tumore al collo dell'utero, alla mammella, al colon, ipertensione…).

La prevenzione terziaria si prefigge di impedire l’invalidità in persone già ammalate di malattie croniche e di favorire il recupero di persone portatrici di handicap, pertanto essa si identifica in larga misura con la riabilitazione.

Nonostante le diverse misure di prevenzione, ci si ammala. Le malattie non sono tutte uguali.
Molte malattie sono multifattoriali, cioè sono causate da tanti fattori: ad esempio, le malattie del sistema cardiocircolatorio o le malattie psichiatriche.


In alcuni casi, la causa della malattia è genetica, ovvero scritta nel nostro DNA.


La patologia può anche essere dovuta ad un'intossicazione da sostanze chimiche: ad esempio la diossina, il mercurio o i nitrati.

Infine, ci sono malattie causate da microrganismi patogeni, ovvero le malattie infettive.
microrganismi patogeni si distinguono in:
   Batteri
   Virus
   Miceti o funghi
   Protozoi

Vediamone le caratteristiche principali in queste tabelle:


BATTERI
Dimensioni
In genere le cellule batteriche sono lunghe da 1 a 10 micrometri (un micrometro è uguale a 1/1000 di mm); I batteri hanno forme variabili.
  • I batteri a forma sferica prendono il nome di CocchiI cocchi possono raggrupparsi a grappolo (Stafilococchi) o a catenelle (Streptococchi).
  • I batteri a forma cilindrica  prendono il nome di Bacilli.
  • I batteri a forma spiriforme  prendono il nome di Spirilli. 
  • I batteri a forma di virgola prendono il nome di Vibrioni.
  • I batteri con più curve  prendono il nome di  Spirochete.
  • The different bacterial shapes
    http://www.microbiologyonline.org.uk/about-microbiology/introducing-microbes/bacteria

    Caratteristiche



    Ogni batterio è costituito da una cellula procariote protetta da una membrana e, esternamente a questa, da una parete rigida.
    Alcuni batteri possiedono anche un terzo strato di rivestimento,   detto capsula.
    Molti batteri sono dotati di uno o più flagelli, strutture sottili importanti per il movimento.
    Il patrimonio genetico dei batteri è costituito da un cromosoma circolare, immerso nel citoplasma della cellula; nel citoplasma si trovano anche piccole molecole circolari di DNA chiamate plasmidi
    All'interno dei batteri, infine, troviamo i ribosomi; si tratta di strutture che servono al batterio per costruire le proteine.
    Modalità di riproduzione
    I batteri sono in grado di riprodursi autonomamente ogni 20-30 minutiLe principali modalità di moltiplicazione in un batterio sono:
    • Scissione: è una modalità di riproduzione asessuata, caratterizzata dalla divisione dell’organismo in due o più parti, da ciascuna delle quali si sviluppa un individuo completo.
    • Gemmazione: o divisione ineguale; a partire da una cellula madre si produce una cellula più piccola, destinata ad accrescersi e staccarsi dalla cellula originaria.
    • Sporulazione: in condizioni avverse, alcuni batteri vanno incontro a un processo di divisione modificato, al termine il batterio diventa una spora, in grado di sopportare condizioni estreme di temperatura e umidità. Da queste forme resistenti si svilupperanno nuovi individui solo quando le condizioni ambientali diventeranno favorevoli. Tale processo prende il nome di germinazione.
    Infine è importante ricordare che alcuni batteri hanno bisogno di ossigeno per la loro sopravvivenza (aerobi obbligati), altri si moltiplicano solo in assenza di ossigeno (anaerobi obbligati), altri ancora si moltiplicano in entrambe le situazioni.   
    Le tossine batteriche
    La tossina è una sostanza tossica prodotta dai batteri.
    Distinguiamo:
    • l'esotossina: composto ad azione nociva prodotto dal batterio e riversato all'esterno.
    La tossina esfoliativa è prodotta dallo Staphylococcus  aureus  L'immagine è tratta dal sito MolecularLab sul quale potete provare ben 4 articoli di approfondimento sull'argomento. Qui, il link al primo.
    • l'endotossina: sostanza ad azione tossica contenuta nel batterio stesso; esercitano la loro azione quando questo viene a contatto diretto con la cellula bersaglio.
    Immagine di una endotossina batterica. L'immagine è tratta sempre dal sito MolecularLab.
    La colorazione di Gram
    La colorazione di Gram è un metodo  per l'identificazione dei batteri, messo a punto dal medico danese Hans Christian Joachim Gram.
    A seconda di alcune caratteristiche della parete cellulare, alcuni ceppi batterici (detti Gram positivi) si colorano di violetto, mentre altri rimangono completamente incolori,o diventano rossi, a seconda della tecnica utilizzata (detti Gram negativi).
    Staphylococcus aureus (cocco, Gram positivo) e Escherichia coli (bacillo Gram negativo bacilli). Immagine tratta da Wikipedia.
    Esempi



    VIRUS
    Dimensioni
    I virus hanno dimensioni ultramicroscopiche, circa 10 nanometri. (1 nanometro è uguale a 1/1000 micrometri).
    Caratteristiche
    I virus sono formati da un involucro esterno di proteine, che permette loro di attaccarsi alle cellule che infettano; l'involucro prende il nome di capside (1, nell'immagine).
    All’interno di ogni virus c’è il materiale genetico, formato da DNA o RNA (2 nell'immagine).
    La particella completa del virus è detta virione (5, nell'immagine).
    Immagine tratta da Wikipedia che mostra schematicamente come è fatto un virus.
    Modalità di riproduzione
    I virus si possono considerare parassiti intracellulare obbligati. Il virus, cioè, non può replicarsi da solo: per riprodursi sfrutta la cellula che ha infettato e la "obbliga" a produrre nuovi virus
    1. Il virus si collega alla cellula bersaglio con il suo ligando (una proteina specifica) che agisce come una chiave per attaccarsi al recettore che si trova sulla superficie della cellula stessa.
    2. Il materiale genetico del virus in questo modo può entrare nella cellula.
    3. A questo punto il materiale genetico del virus si “impossessa” degli organelli cellulari e li “costringe” a produrre nuovi virus.
    Da una singola particella virale possono avere origine migliaia di nuovi virus, che possono essere liberati per distruzione della cellula infetta oppure per gemmazione dalla membrana cellulare, senza uccidere la cellula.

    Splendida immagine della replicazione virale che potete trovare nell'area didattica Polymath del Politecnico di Torino.

    Esempi



    FUNGHI o MICETI
    Dimensioni
    20 a 50 volte superiori a quelle della cellula batterica.
    Caratteristiche
    I funghi non possiedono clorofilla e possono crescere come singole cellule e/o come strutture pluricellulari. Tutti i funghi hanno enzimi che digeriscono cellule danneggiate e aiutano i funghi parassiti ad invadere l’ospite.
    I funghi possono danneggiare la salute dell’uomo inducendo micosi. Le micosi superficiali sono circoscritte allo strato superficiale della pelle e dei capelli.
    Le micosi cutanee sono estese all'interno dell'epidermide, ma anche ai capelli e alle unghie.
    Infine le micosi sottocutanee colpiscono il derma, tessuto sottocutaneo (ipoderma), muscoli e fascia. Queste infezioni sono croniche e possono iniziare da tagli della pelle, che permettono ai funghi di penetrare.
    Modalità di riproduzione
    Molti funghi si riproducono sia sessualmente che asessualmente.
    Esempi
    Esempi di malattie causate da funghi sono ben rappresentati in questa immagine:
    L'immagine e le informazioni fornite in questa sezione del post sono tratte da Funghi patogeni per l’uomo: generalità e prospettive di Francesca Mondello Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate ISSN 1123-3117 Rapporti ISTISAN 08/10



    PROTOZOI
    Dimensioni
     Hanno dimensioni variabili da 4 a 100 µm
    Caratteristiche
    I protozoi sono  microrganismi  eucarioti unicellulari
    Nel citoplasma di queste cellule sono immersi uno o più nuclei. Sono, inoltre, dotati di organelli per: nutrizione, locomozione (flagelli e ciglia) e riproduzione.
    Globulo rosso infestato dal Plasmodio, un protozoo che causa la malaria. Immagine tratta dall'Enciclopedia di medicina popolare contemporanea medio europea.
    Modalità di riproduzione
    I protozoi si riproducono sia sessualmente che asessualmente.
    Esempi

    Ricorda:
    Infezione: è l’interazione tra un agente patogeno e un ospite recettivo, non immune.
    Malattia infettiva: è l’espressione clinica dell’infezione.

    All'infezione non segue necessariamente la malattia infettiva.

    Il decorso di un’infezione dipende da molti fattori legati al microrganismo patogeno, alla persona (il termine scientifico è ospite) e alla modalità di trasmissione della malattia.

    L’ospite può ostacolare l’attecchimento del microrganismo e lo sviluppo della malattia.

    I principali ostacoli che un microrganismo patogeno incontra nell'organismo umano sono:
    • La barriera aspecifica costituita dalla cute e dale mucose.
    Sezione della cute. Tratta dal sito: http://www.larapedia.com La cute, se integra, è la nostra prima difesa contro le infezioni.  In coincidenza delle aperture del corpo la cute continua nelle mucose, che rivestono le superfici delle cavità interne; ad esempio, a livello della bocca o dell'occhio.  

    • L’azione di fagocitosi da parte di alcuni globuli bianchi, chiamati monociti.

    I monociti sono particolari globuli bianchi. In caso di necessità, migrano nella sede di infezione e si trasformano in macrofagi. I macrofagi fagocitano, ovvero "mangiano" gli agenti estranei all'organismo!
    Immagine tratta da Wikipedia.

    • L’azione di anticorpi specifici contro quel microrganismo. L’immunità è uno stato di difesa dell'organismo contro gli agenti infettivi, legato alla capacità dell'organismo di produrre anticorpi specifici nei confronti di un agente infettivo.
    Schema generale della struttura di un anticorpo. Immagine di Wikipedia.

    Esistono diverse forme di immunità:

    Immunità innata, si divide in:
    • Immunità di specie: alcuni microrganismi sono patogeni solo per alcune specie animali. Il cimurro è una malattia infettiva causata da un virus che colpisce i cani ed altri animali ma non l'uomo.
    • Immunità individuale: alcune persone sono più resistenti di altre alle malattie.

    Immunità acquisita, si divide in:
    • Immunità attiva si sviluppa lentamente ma dura a lungo, in alcuni casi per tutta la vita. L'immunità attiva può essere naturale o artificiale.
      • Immunità attiva naturale è prodotta dagli anticorpi che si sviluppano nell'organismo nel corso di un'infezione. Ad esempio, la parotite lascia un'immunità che dura tutta la vita. Il tetano, invece, non conferisce immunità.
      • Immunità attiva artificiale è acquisita attraverso la vaccinazione, ad esempio quella antidifterica.
    • Immunità passiva si sviluppa rapidamente ma è di breve durata. Anche l'immunità attiva può essere naturale o artificiale.
      • Immunità passiva naturale: è data dal trasferimento di anticorpi materni attraverso la placenta o il latte.
      • Immunità passiva artificiale conferita tramite l'inoculo di siero immune; ad esempio il siero antitetanico.

    Naturalmente, se la persona che entra a contatto con il microrganismo è immune, non si ammalerà; viceversa, possono verificarsi due situazioni molto diverse tra loro:
    Il portatore è un soggetto che, pur non manifestando i sintomi della malattia, ospita e diffonde il microrganismo patogeno. Esistono situazioni diverse nelle quali una persona può essere portatrice di una malattia infettiva:

    Il portatore sano è un soggetto infetto che elimina il microrganismo patogeno, senza contrarre la malattia; il portatore sano è, dunque, asintomatico.
    Il portatore cronico è un soggetto nel quale, dopo la guarigione, l’eliminazione del patogeno perdura per anni, talvolta indefinitamente.
    Il portatore precoce è un soggetto nel quale l’eliminazione del patogeno inizia prima dell’esordio della malattia.
    Il portatore convalescente è un malato che continua a eliminare i microrganismi anche dopo la guarigione.


    La contagiosità di un microrganismo patogeno,e quindi la sua trasmissione da una persona all'altra, dipende anche dal meccanismo di trasmissione della malattia

    Esistono, infatti, diverse modalità di trasmissione di una malattia infettiva. 

    Trasmissione oro-fecale, ovvero attraverso l'ingestione di alimenti o bevande contaminati. Quelle a trasmissione oro-fecale sono infezioni la cui principale via di eliminazione è rappresentata dalle feci; gli agenti patogeni penetrano nell'organismo prevalentemente attraverso il canale alimentare. 
    I mezzi con i quali la malattia giunge all'uomo vengono riassunti con "5 F" (termini in inglese):
    • Faeces (feci).
    • Fingers (dita).
    • Flies (mosche e altri insetti).
    • Fomites (oggetti e superfici, sporche o infette a causa delle feci, e con le quali si viene a contatto prima di toccare del cibo che verrà ingerito).
    • Foods (cibo nel quale è già presente l'agente patogeno).
    Esempi di malattie a trasmissione oro-fecale: Epatite Asalmonellapoliomielite.



    Trasmissione attraverso le vie aeree respiratorie. Questa modalità di trasmissione comprende:
    • le goccioline che sono eliminate attraverso un colpo di tosse, uno starnuto o, semplicemente, parlando. Le goccioline vengono espulse a breve distanza nell'aria e possono depositarsi in bocca oppure sulla congiuntiva o sulle mucose nasali;
    • le goccioline evaporate (molto più piccole) o le particelle di polveri contenenti microrganismi, che rimangono sospese nell’aria per molto tempo.
    Esempi di malattie trasmesse attraverso le vie respiratorie: influenzameningitevaricellarosoliatubercolosi.

    Trasmissione parenteraleè tipica di quelle infezioni che si trasmettono per lo più per contatto diretto da persona a persona. Le più frequenti modalità di contatto sono: rapporti sessuali, emotrasfusione, punture o ferite accidentali con oggetti infetti e l'uso promiscuo di siringhe.

    Esempi di malattie a trasmissione parenterale: AIDSEpatite BEpatite CTumore al collo dell'utero causato da Papilloma virus.



    Trasmissione verticale: è la trasmissione di patologie che può verificarsi da madre a bambino. La trasmissione può avvenire:

    • Attraverso la placenta, prima della nascita: trans-placentare.
    • Durante il parto.
    • Durante l'allattamento.
    Esempi di malattie a trasmissione verticale: AIDSVaricellaRosolia.


    Da quanto detto finora, risulta chiaro che una malattia infettiva può trasmettersi per contatto diretto ma anche in modo indiretto; in questo secondo caso si distinguono i vettori e i veicoli.
    vettori sono organismi che trasmettono la malattia da un ospite ad un altro: zanzare, acari, pulci, pidocchi, ecc. La malaria è un classico esempio di malattia trasmessa tramite vettori.

    veicoli di trasmissione, invece, sono: oggetti personali, alimenti contaminati, acqua infetta, suolo, aria, polvere, ecc.  Un esempio di malattia che si trasmette attraverso l'acqua contaminata è il colera, mentre il tetano (o meglio le sue spore) è presente nel terreno e può entrare nell'organismo attraverso una ferita.

    Una considerazione a parte meritano le zoonosimalattie umane di origine animale.
    Esse comprendono un gruppo di malattie degli animali che possono trasmettersi all'uomo, la trasmissione può avvenire:

    • Attraverso il contatto diretto, anche con animali di compagnia (ad esempio: toxoplasmosi e rabbia);
    • Attraverso l’ingestione di prodotti alimentari di origine animale contaminati: come  il latte (può causare la  brucellosi) o la carne ( può causare la  toxoplasmosi).



    Anche l’ambiente esercita una certa influenza sulla diffusione delle infezioni; ecco qualche esempio.
    L’affollamento è un fattore ambientale che aumenta la probabilità di contrarre le infezioni che si trasmettono per via aerea, come l'influenza o la meningite.
    La scarsità di acqua potabile, la carenza di sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti sono, invece, fattori ambientali che favoriscono molte patologie a trasmissione oro-fecale, come il colera o l'epatite A.


    Infine, non bisogna dimenticare che il basso livello socio-ecomomico e la povertà espongono, in generale, ad un maggior rischio di contrarre infezioni, in quanto non vengono messe in atto le normali misure di igiene e di prevenzione.



    Concludo ricordando che le malattie infettive possono essere classificate in base alla loro diffusione in:
    • malattie sporadiche
    • malattie endemiche
    • malattie epidemiche
    • malattie pandemiche
    Questi termini si riferiscono esclusivamente a come le malattie si diffondono nelle diverse aree geografiche e nel corso del tempo, tali definizioni non hanno nulla a che fare con la pericolosità della patologia. I grafici di questo post sono stati realizzati con Excel.

    La malattia infettiva si manifesta in modo sporadico nella popolazione quando i casi di malattia sono isolati e non correlati tra loro.
    La malattia infettiva si manifesta in modo endemico quando è costantemente presente in una certa area geografica, con un numero di casi abbastanza costante nel tempo. Ad esempio la malaria è endemica in diverse zone dell'Africa e dell'Asia; la poliomielite è endemica in Nigeria, in Pakistan e in pochi altri paesi nel mondo.
    La malattia infettiva si manifesta in modo epidemico in una comunità o in una certa area geografica quando, in un certo lasso di tempo, si verifica un numero di casi di malattia superiore alla norma. Ad esempio, tra i bambini sono frequenti epidemie di varicella o morbillo; l'influenza ha, invece, il suo picco epidemico nella stagione fredda.
    Quando la diffusione epidemica di una malattia va oltre i confini di un paese e riguarda tutto il globo, allora si parla di pandemia. Ad esempio, la pandemia di influenza del 1918.

    In bocca al lupo a tutte!
    Tania Tanfoglio